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14 Settembre 2016 1

Dalla collaborazione tra Birra Antoniana e DIGITALmeet è nata la prima Digital Beer. Adesso l’etichetta la scegliete voi.

Birra Antoniana e DIGITALmeet insieme tra innovazione e tradizione per la prima “birra digitale” italiana nel segno della contaminazione. Manca poco più di un mese alla quarta edizione di DIGITALmeet, il più grande e diffuso evento sul digitale del nordest che quest’anno andrà in scena dal 20 al 23 ottobre. Birra Antoniana e Fondazione Comunica scaldano però già i motori con una gustosissima ed originale anteprima: ieri infatti sono iniziati i lavori per creare la prima “Digital Beer”, la birra digitale.

Un team di innovatori del nostro territorio sono stati guidati dal mastro birraio Luciano Masocco in un beercamp per dare vita alla prima “birra digitale”. La Digital Beer che nascerà verrrà poi raccontata e degustata proprio durante la quarta edizione di DIGITALmeet ad ottobre. A questo punto però bisogna scegliere l’etichetta definitiva tra le due selezionate dalla nostra squadra:

Dalla collaborazione tra Birra Antoniana e DIGITALmeet è nata la prima Digital Beer. Adesso però l'etichetta la scegliete voi.

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Come potete vedere le etichette sono due: la black (quella a sinistra) e la white (quella a destra). Potete votare in tanti modi: lasciando un commento a questo post, scrivendo una mail a info [@] digitalmeet.it, oppure sulla nostra pagina Facebook o su Twitter. Fateci sapere qual è la vostra etichetta preferite, ad ottobre poi vi sveleremo tutti i segreti i questa birra e, naturalmente, la berremo insieme.

 

Il team degli innovatori che ha creato la #digitalbeer

Alla prima fase di preparazione della Digital Beer hanno partecipato Gianni Potti (Presidente CNCT Confindustria Servizi Innovativi e tecnologici), il Prof. Luca De Pietro (Università di Padova), Anna Viel (Presidente Giovani Imprenditori Confindustria Pd), Luca Giuman (Vice Presidente Confindustria Servizi Innovativi Padova), Davide Baù (Delegato Innovazione Giovani Confindustria del Veneto)  e i giornalisti Riccardo Sandre e Marco De Francesco.

L’evento è stato una succosa anteprima di quello che sarà DIGITALmeet 2016, un festival in cui l’experience diventerà centrale per far uscire il digitale dai nostri computer, tablet e smartphone, e farlo diventare un’esperienza concreta da condividere. Oggi abbiamo iniziato a “sporcarci le mani” gettando le basi di quello che sarà l’evento a cui parteciperemo ad ottobre e puntando su uno dei valori che sta alla base del mondo digitale (e non solo), la contaminazione


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26 Ottobre 2015

Comunicato Stampa

Si è conclusa ieri la terza edizione di DIGITALmeet: più di 9.000 presenze agli oltre 80 eventi del festival dedicato all’alfabetizzazione digitale per cittadini e imprese

DIGITALMEET: I NUMERI DI UN SUCCESSO CHE HA CONQUISTATO TUTTO IL NORDEST

Potti: “Cresce a nordest un nuovo #digitalesociale. Dopo l’edizione record di quest’anno già iniziato a lavorare a DIGITALmeet 2016”. Appuntamento 20-23 ottobre 2016 per la quarta edizione

Padova, 26/10/2015 – Si è conclusa ieri la terza edizione di DIGITALmeet che ha fatto registrare più di 9.000 presenze agli oltre 80 eventi del festival dedicato all’alfabetizzazione digitale per cittadini e imprese.

Un’edizione da record, anche per i numeri fatti registrare on line: più di 20mila accessi al sito www.digitalmeet.it nel fine settimana dell’evento, oltre 60.000 impressions su Twitter, una copertura organica di oltre 200mila utenti su Facebook nei quattro giorni del festival.

Numeri importanti che certificano il ruolo di catalizzatore dell’innovazione digitale di DIGITALmeet nel nostro territorio: Venezia, Verona, Padova, Vicenza, Treviso, Belluno, Rovigo, Trento, Udine, Pordenone e Trieste, Merano, Agordo, Montebelluna, Torreglia, Cittadella, Castelfranco Veneto, Marostica, Vigonza, Schio, Portogruaro, Massanzago, Campolongo e Vo’ Euganeo sono stati per quattro giorni al centro di una discussione animata ed appassionata sui temi caldi dell’innovazione digitale, strumento per la crescita culturale ed economica, una discussione che è rimbalzata poi a livello nazionale grazie all’enorme eco del web.

“Non ci sono dubbi, siamo di fronte ad un risultato straordinario – ha commentato Gianni Potti, Presidente di Fondazione Comunica che ha promosso l’evento insieme a Talent Garden Padova e Pordenone – “Prima dell’inizio di DIGITALmeet sentivamo che questa poteva essere l’edizione della definitiva consacrazione per DIGITALmeet, ma questi numeri ci hanno sorpreso. E’ evidente che cresce a nordest un nuovo #digitalesociale, fatto di professionisti, appassionati, web agency, imprese innovative, fablab ai quali DIGITALmeet ha dato voce. Questo è un risultato davvero strepitoso, figlio della grande passione, nata dal basso, che ha animato tutti: speaker, ospiti, partner, sostenitori, pubblico… Passione, impegno e competenza sono le parole centrali per descrivere un team che è riuscito a dar vita ad un evento di livello assoluto. Adesso è il momento di fare tesoro di questi risultati che ci restituiscono numeri importanti per far nascere un nuovo grande progetto di innovazione vera e concreta qui a nordest. Dopo tre anni di lavoro DIGITALmeet è diventato ormai un brand riconosciuto a livello nazionale nel mondo dell’innovazione e del digitale. Proprio per questo motivo da oggi iniziamo a lavorare all’edizione 2016 di DIGITALmeet, che si terrà in tutto il Nordest dal 20 al 23 ottobre 2016 e che, lo anticipo già da adesso, sarà ancora più ricca. Due gli obiettivi: superare quota 100 eventi in 4 giorni e coinvolgere ancor più speaker e ospiti di portata internazionale”.

Appuntamento quindi al 2016: DIGITALmeet tornerà dal 20 al 23 ottobre in tutto il Nordest per continuare a dar voce ai protagonisti dell’innovazione in tutto il territorio.

 


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19 Ottobre 2015

DIGITALmeet 2015: edizione da record!

 

Quando il Comitato Scientifico di DIGITALmeet si è riunito per la prima volta ad aprile 2015, l’obiettivo nella testa di tutti era uno solo: crescere. La base di partenza erano gli oltre 25 eventi dell’edizione 2014, quindi l’ambizione posta per la nuova edizione è stata raddoppiare il numero di incontri e raggiungere quota 50. Sono passate le settimane, e l’idea che DIGITALmeet potesse essere l’occasione giusta per riunire tutta la comunità digitale ha cominciato a diffondersi, fino a far sembrare l’obiettivo iniziale un po’ troppo stretto.

E’ quindi con grande orgoglio, e con la responsabilità che ne deriva, che siamo lieti di annunciare che dal 22 al 25 ottobre, in oltre 70 location in tutto il Trivento, saranno più di 80 gli eventi in cui i 240 speaker di DIGITALmeet contribuiranno a rendere il nostro territorio sempre più digitale!

Da Trieste a Verona, da Merano e Rovigo, dai droni alla realtà aumentata, dall’agricoltura all’industria, esplorate il programma di DIGITALmeet 2015 e trovate l’incontro giusto per voi!

RDS – Radio Dimensione Suono si unisce a DIGITALmeet!

 

Ma DIGITALmeet non si ferma e continua a crescere: è infatti con grande piacere che Fondazione Comunica, Talent Garden Padova e Talent Garden Pordenone accolgono RDS nella famiglia di DIGITALmeet 2015! E’ una partnership dal respiro nazionale che premia il grande lavoro di tutte le associazioni, aziende e professionisti che stanno contribuendo a rendere DIGITALmeet il più grande festival sul digitale del Nordest!

Ascolta lo spot radio di DIGITALMeet 2015 su RDS!

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1 Ottobre 2015

Scopri il programma di DIGITALmeetIl programma di DIGITALmeet continua a crescere, sono infatti già 50 gli eventi pubblicati che avranno luogo dal 22 al 25 ottobre in tutto il Nordest, da Padova a Trieste, passando per Schio, Agordo e Portogruaro.

Il calendario di appuntamenti dedicato alla manifattura digitale si arricchisce di nuovi incontri: giovedì 22 ottobre a Vicenza, presso la Facoltà di Ingegneria dell’Università di Padova, Confindustria Vicenza e RetImpresa daranno vita ad un dibattito centrato sulla nascita della Fabbrica 4.0 e del nuovo manifatturiero digitale, coinvolgendo relatori di importanza nazionale ed internazionale.

Venerdì 23 ottobre spazio a due nuovi eventi: da una parte Caffè Diemme aprirà le porte della sua sede di Padova per parlare di trend, strumenti e nuove leggi per l’imprenditoria innovativa, dall’altra Tipoteca Italiana a Cornuda (TV) ospiterà un dibattito sull’importanza della digitalizzazione dei Fonts – Da Gutenberg alla campagna per le presidenziali americane di Obama.

TALENT GARDEN PORDENONE

Una delle principali novità della terza edizione di DIGITALmeet è senz’altro la preziosa collaborazione di Talent Garden Pordenone, che sta curando il ricco calendario di appuntamenti del Friuli Venezia Giulia. Possiamo iniziare a scoprire i primi eventi dei 4 giorni friulani, con la grande apertura che avverrà giovedì 22 ottobre presso l’Auditorium della Regione FVG a Pordenone per affrontare con Insiel e Regione il tema infrastrutture digitali e banda ultra larga.

Si parlerà poi di Web Marketing per le PMI, di metodi di pagamento alternativi nell’era digitale, passando per Lo sai cosa fa tuo figlio in rete? a cura dei Digital Champion di Pordenone , arrivando all’undicesima Girl Geek Dinner del Nordest, in cui si dibatterà sull’utilizzo della tecnologia nella didattica. Senza dimenticare Motricittà – Laboratorio motorio urbano dedicato alle persone con disabilità intellettivo-relazionale e Agile Teams, The LEGO experience, un workshop in cui i partecipanti impareranno a migliorare le interazioni e le dinamiche all’interno del team (ovvero con i propri colleghi), e tra team diversi (altre unità aziendali, fornitori, partner, clienti).

Grazie ad Impact Hub Trieste e Makeademia avremo poi due incontri tutti da seguire, dedicati ad adulti e artigiani: sabato 24 ottobre spazio a Anche i diversamente giovani possono diventare digitali e Artigiani Digitali, presenti e futuri mestieri,

JOOMLA VENETO

Continua ad arricchirsi il programma di workshop proposti da Joomla Veneto con l’aggiunta degli incontri di Dosson di Casier (TV), Verona e Portogruaro! Si parlerà di progettazione di siti internet, web marketing, eCommerce e molti altri temi tutti da scoprire!

CODERDOJO

La terza edizione di DIGITALmeet guarda con convinzione ai giovanissimi e al modo di avvicinarli correttamente all’utilizzo delle tecnologie digitali, per questo motivo una delle parole d’ordine sarà…Coderdojo! Ma cos’è CoderDojo?? E’ una rete internazionale di computer club dove bambini e adolescenti possono ritrovarsi e imparare liberamente a scrivere programmi per il computer, sviluppare siti web, applicazioni, giochi e molto altro ancora.

Sono già confermati per sabato 24 ottobre i Dojo di Schio, Cittadella, Agordo, Pordenone e Marostica, ma la rete continua a crescere!

 FABLAB, DIGITAL CHAMPIONS, PERSONAL BRANDING

Il vero valore aggiunto di questa edizione sono i partner che hanno accettato la sfida che porterà DIGITALmeet ad essere il più grande e diffuso evento sul digitale del Nordest, quindi scopriamo cosa stanno preparando per noi!

Presso l’IPSIA Galilei di Castelfranco Veneto (TV) il Professore Daniele Pauletto ci aiuterà a capire perchè sarà fondamentale Portare la cultura dei maker nelle scuole, mentre il Centro Moda Canossa di Trento ci parlerà di Digital Fashion e nuove tecnologie per l’abbigliamento.

TalentLab e FabLab di Padova hanno aderito con entusiamo a DIGITALmeet, proponendo tre eventi dedicati all’innovazione e alla didattica Corpo umano e Internet of Things: l’illusione di un confine che non c’è, Digital Fabrication, Stampa 3D e Cardiochirurgia e Coding in classe con Scratch – Workshop per insegnanti

Spazio ai giovani professionisti del digitale con FiloBlu Meets Talents, un’opportunità per i giovani in cerca di occupazione di entrare in contatto con FiloBlu, una giovane e dinamica web agency del Veneto specializzata in progetti eCommerce, e Personal Branding: scopri i pilastri per una presenza online di successo, che avrà luogo a Treviso a cura di Sestyle

In occasione di DIGITALmeet, arriva a Padova la Digital Championship Padova. iniziativa promossa da TIM e Associazione Digital Champions che ha l’obiettivo di dare visibilità alle eccellenze digitali del territorio e contribuire alla diffusione dell’innovazione sociale e allo sviluppo della cultura digitale nel Paese.

Concludendo, per il momento, con Tips and tricks dell’equity crowdfunding, un workshop di approfondimento curato dall’incubatore dell’Università di Padova, Startcube, che avrà luogo venerdì 23 ottobre.

scopri il programma su digitalmeet.it/programma2015

 


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11 Settembre 2015

E’ arrivato finalmente il momento di iniziare a svelare il programma di DIGITALmeet, giunto ormai alla terza edizione, che tra il 22 e il 25 ottobre porterà il web e il digitale al centro della vita del Nordest: saranno 150 gli speaker che racconteranno in 70 eventi gratuiti come internet e le tecnologie digitali non sia risorse destinate a pochi, ma nuove opportunità per tutti.

Manifattura digitale, occasione per la crescita

Il tema cardine di questa edizione è la manifattura digitale come grande occasione per la crescita, non solo di questo comparto, ma di tutto il sistema Paese. Saranno quindi molti gli appuntamenti dedicati ad un approfondimento dei diversi ambiti in cui il digitale può rivoluzionare il settore manifatturiero, cominciano a scoprirne alcuni.

Giovedì 22 ottobre è una giornata densa di incontri: alla mattina l’Università Ca’ Foscari ci ospiterà presso il Campus Tecnologico di Mestre (VE) per parlare di Digital Single Market, il mercato digitale unico a livello europeo che rappresenterà una grande opportunità per imprese e cittadini. Tra gli ospiti saranno presenti Antonio Samaritani, il nuovo direttore generale dell’Agenzia per l’Italia Digitale (AGID), e il magnifico Rettore di Ca’ Foscari, il professore Michele Bugliesi. Nel pomeriggio, due appuntamenti da non perdere: A Verona ci si interrogherà, cercando le giuste risposte, su quale è il futuro della banda larga nel nostro Paese, e sul perchè questa sia una partita cruciale per il futuro delle imprese; a Vigonza (PD), invece, il Politecnico Calzaturiero sarà il centro di un dibattito dedicato a studenti ed imprese su come il digitale stia rivoluzionando il settore calzaturiero, uno dei fiori all’occhiello del nostro tessuto industriale.

Venerdì 23 spazio a due eventi su temi tanto attuali quanto distanti tra loro: al Museo della Grappa di Poli Distillerie a Schiavon (VI) parleremo di come le tecnologie digitali e i musei d’impresa possano aiutare un’azienda a riscoprire, valorizzare e raccontare la propria storia, un patrimonio culturale che ha spesso radici profonde nel territorio in cui l’impresa opera. A Padova, invece, spazio all’innovazione e al futuro (e presente) della manifattura e del commercio: Imprese e consumatori, ora in un’unica rete chiamata Internet delle Cose, in cui si alterneranno momenti di approfondimento e presentazione di case history locali.

Sabato 24 allargheremo invece gli orizzonti: come può il digitale trainare le imprese verso l’internazionalizzazione? Tra gli speaker presenti avremo Pierantonio Macola, Amministratore Delegato di Smau e Davide Dattoli, Amministratore e Co-Founder di Talent Garden.

Gli eventi dei Partner: DIGITALmeet fa rete!

L’Associazione Joomla Veneto è stata tra i primi partner a raccogliere l’invito di DIGITALmeet, rispondendo con un programma di workshop dedicati al web marketing, all’Open Source e all’uso consapevole degli strumenti digitali che copriranno tutte le province del  Veneto. Sono già confermati gli appuntamenti di Zelarino (VE), Padova, Belluno e Ceregnano (RO).

Saranno addirittura quattro gli appuntamenti organizzati da Verona FabLab, dall’Aperitivo Maker di giovedì 22 ottobre all’Open Day con workshop su Arduino di sabato 22, passando per l’Open Day dedicato alle scuole e il dibattito sull’ evoluzione della fotografia digitale di venerdì 23.

Ma non finisce qui, il programma di DIGITALmeet si arricchisce di appuntamenti per tutti i gusti: dal seminario dedicato alle donne e alle opportunità che il digitale può dare loro, alla giornata che Officine Digitali ZIP dedica alla realtà aumentata e virtuale, passando per il workshop organizzato dal Gruppo 100100 di Confindustria Vicenza dedicato a fabber e insegnanti su come sviluppare competenze nella didattica in ambito di pensiero logico-computazionale. Approfondiremo anche come il digitale ha cambiato l’editoria, con ospiti i fondatori di “Il Milanese Imbruttito e Paolo Zardi, autore di “XXI secolo” (Neo Edizioni) e candidato al Premio Strega 2015, e una tema caldo per i web developer come Flux e la sua implementazione Redux.

Nelle prossime settimane continueremo ad aggiornare il calendario con sempre più appuntamenti, diffusi in tutto il Nordest e cercando di soddisfare più interessi possibili. Il programma di DIGITALmeet è ancora tutto da scoprire, restate connessi!

 


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8 Settembre 2015

La rivoluzione dell’Internet of Things

di Luca Giuman

L’Internet of things sarà la chiave di volta per la prossima rivoluzione nella produzione di beni e servizi. Esempi di una società in continua evoluzione in cui possiamo già intravedere, ad esempio, confezioni di medicinali che sono in grado di riferire a un medico quando il paziente ha effettivamente preso le sue pillole o bottiglie di vino che ci avvertono quando hanno raggiunto la temperatura ottimale per essere consumate.

Come ogni tecnologia emergente, anche l’IoT pone le sue sfide, in particolare in merito alla possibilità di raggiungere degli standard unificanti per tutti i produttori. Ad ora infatti, il mercato è fortemente frammentato al punto di non permettere l’interazione tra “things” di produttori diversi, obbligando spesso l’adozione dell’intera filiera IoT di uno specifico produttore invece di poter usufruire dell’integrazione di componenti con caratteristiche fortemente eterogenee. Tuttavia lo sforzo della comunità open source è forte in questa direzione e mira alla definizione di protocolli standard di comunicazione che possano decretare una vera e propria rivoluzione del mondo connesso.

Manifattura

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Il mondo industriale si presta particolarmente all’integrazione con l’IoT visto il suo forte legame con le metriche e la sensoristica in generale. Le reti di sensori a basso consumo sono infatti uno dei primi storici impieghi dell’Internet of Things, reti in grado di coprire grandi distanze e di fornire in tempo reale e tempestivo misurazioni ed allarmi. La fabbrica del futuro sarà pervasa da piccoli sensori che monitoreranno lo stato e le performance degli impianti industriali riversando e centralizzando grandi moli di dati su semplici tablet che li visualizzeranno con indicatori di rapida interpretazione.

Inoltre il monitoraggio della sicurezza e qualità degli ambienti di lavoro sarà delegata a “things” in grado di interagire tra loro autonomamente, per esempio ventilando tempestivamente ambienti nocivi o agendo direttamente sui macchinari in funzione.

La vendita al dettaglio

Iof2 L’esperienza di vendita al dettaglio che si avrà in futuro potrebbe comportare per i venditori un vero cambiamento: la stampa di etichette intelligenti dei loro prodotti rappresenterebbe una piccola rivoluzione. Gli acquisti dell’utente, effettuati attraverso queste etichette che sono state semplicemente stampate, saranno poi passati attraverso uno scanner all’uscita del negozio dove avverrà la consegna. E questo diventerà possibile per oggetti diversissimi: dall’elettronica alle tazze di caffè. Inoltre, tutto quello che verrà “introdotto” nel proprio carrello sarà automaticamente riconosciuto e il costo detratto da una carta di credito registrata.

Attraverso l’impiego di piccoli emettitori a basso consumo e smartphone, la posizione del cliente potrà essere rilevata nelle varie aree di un punto vendita, permettendo di raggiungerlo con informazioni specifiche riguardanti i prodotti presenti nel reparto in cui si trova e proponendogli offerte e proposte mirate che possano soddisfare i suoi interessi.

Con il proprio smartphone, il cliente potrà anche interagire con elementi multimediali (vetrine, espositori, ecc) scoprendo di più sulll’origine e storia dei prodotti e loro caratteristiche, venendo coinvolto in esperienze interattive che stuzzichino il suo interesse.

Moda e Fashion

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Il fashion è stato tra i primi ad adottare come sue le nuove tecnologie intelligenti sviluppate dall’IoT. Sono moltissime, oggi, le app che permettono di mostrare foto di vestiti o accessori che possano informare l’utente e guidarlo all’interno del negozio per trovare il capo d’abbigliamento a cui è interessato.

Anche il coinvolgimento dei clienti si gioverà dell’introduzione nei negozi di applicazioni connesse, trasformando l’acquisto e la scelta del capo in una vera e propria esperienza. I camerini interattivi per esempio, permetteranno al cliente di provare il capo ritrovandosi in uno scenario proiettato che lo contestualizzi. Con un semplice gesto ognuno potrà ricevere consigli su capi da abbinare e su quello che hanno scelto altre persone, interagendo con il proprio personal shopper virtuale. Le aziende avranno modo di acquisire dati qualitativi sulle scelte dei propri clienti e di soddisfare sempre di più il singolo utente massimizzando il valore della sua personalità e dei sui gusti.

Sensori nei documenti e servizi alle professioni

Aziende come la PragmatIC Printing, che sta sviluppando dei chip che contribuiranno concretamente allo sviluppo dell’IoT, hanno inserito nell’intestazione dei loro documenti legali alcuni piccolissimi sensori, visibili con gli smartphone, attraverso i quali verificarne e confermarne l’autenticità. Un’altra possibilità che si sta diffondendo è quella di usare sensori simili per quelle marche da bollo che devono essere pagate per prodotti come l’alcol o le sigarette.

Medicina e salute

IoF4Ad oggi, non crea scalpore, il fatto che molte persone utilizzano alcune particolari tecnologie, installate all’interno della loro casa che possono misurare la pressione sanguigna, il loro peso o il livello di ossigeno presente nei loro soggiorni. Il tutto azionando con un dito dei semplici sensori. Tutti i dettagli relativi a questi dati vengono poi inviati in un centro di monitoraggio che può essere visualizzato attraverso il televisore o altri visori. Allo stesso modo molti dottori possono analizzare lo stato di salute dei loro pazienti lungodegenti con dei sistemi di monitoraggio che funzionano in remoto, senza così perdere di vista il percorso di cura stabilito per ciascuno di essi.

Nell’ambito health alcune startup stanno lavorando su contenitori intelligenti di medicinali, in grado di ricordare al paziente tramite notifiche, le scadenze per l’assunzione del farmaco. Questi dispositivi saranno connessi in cloud ai servizi sanitari, che saranno in grado di cambiare le prescrizioni e allo stesso tempo di essere notificati nel caso in cui si verifichino dinamiche anomale nell’assunzione del farmaco.

Sono inoltre al vaglio, sistemi IoT per la disposizione delle prescrizioni in funzione dei valori monitorati da remoto dal medico, per sostituire i metodi tuttora impiegati che restano al momento arcaici.

Per quanto riguarda la salvaguardia di uno stile di vita sano, si possono ricordare  i fitness tracker, sempre più indipendenti dagli smartphone, che allertano l’individuo laddove la sedentarietà raggiunga livelli eccessivi, e i dispositivi legati al food che permettono di controllare per esempio il livello di liquidi assunti quotidianamente ed i relativi valori calorici.

 


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2 Settembre 2015

di Gianni Potti –  Presidente CNCT (Comitato Nazionale Coordinamento Territoriale) Confindustria Servizi Innovativi e tecnologici e Presidente di Fondazione Comunica

LA QUARTA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE

Oggi è in corso la quarta rivoluzione industriale: dall’inizio del 21° secolo, stiamo vivendo una trasformazione digitale – cambiamenti associati con l’innovazione nel campo della tecnologia digitale in tutti gli aspetti della società e dell’economia.

In Occidente già abbiamo vissuto tre rivoluzioni industriali: energia idroelettrica con il crescente uso della forza vapore e lo sviluppo di macchine strumenti; Elettricità e Produzione di massa (assemblaggio in linea); più di recente si è ulteriormente accelerato di automazione utilizzando l’elettronica e informatica; la quarta, digitale, che è già partita in tutto Il mondo ed ora riguarda anche noi.

THE NEW NORMAL (INTERNET OF THINGS)

Tuttavia, mentre alcune aree vedranno veloci e dirompenti modifiche, altre cambieranno lentamente e costantemente. Un altro passo “evolutivo”.

In entrambi i casi, quel che è certo, è che non si torna indietro! Si va verso il cosiddetto the new normal, ovvero questo è già il nuovo mondo. I nostalgici del passato sono serviti.

In questa nuova evoluzione, gli oggetti fisici sono perfettamente integrati nella rete delle informazioni. Internet si combinerà sempre più con le macchine intelligenti, processi produttivi e processi per formare una sofisticata rete. Il mondo reale si sta trasformando in un enorme sistema di informazioni.

FABBRICA 4.0

E’ da queste considerazioni che nasce “Fabbrica 4.0″, per fornire le risposte principali per affrontare la quarta rivoluzione industriale. Che sarà differenziata in tanti piccoli concetti, come l’”Internet delle cose”, il “movimento maker” o “fabbrica 4.0”, o chissà cos’altro, ma questo poco importa.

Il minimo comune denominatore è che Fabbrica 4.0 tende ad enfatizzare l’idea di una consistente digitalizzazione collegata con tutte le unità produttive dell’economia.

I titoli, giusto per dare un idea di quanto sta accadendo, sono: sistemi e mercato cyber-fisico (nella produzione non basterà più solo parlare di IT, ma di sistemi complessi che interagiscono continuamente con la produzione e con il mercato grazie ad un massiccio utilizzo della rete, sempre più connessi ai sotto sistemi, con controlli in tempo reale), smart robot e nuove macchine (dal 2004 i robot nelle aziende europee sono raddoppiati. Ungheria e Cekia sono capofila. Sistemi sempre più intelligenti, interagiscono tra loro. Non solo in sostituzione dell’elemento umano, ma con nuove funzioni e opportunità), big data (raddoppiano nel Mondo anno su anno. Sui dati aperti, siamo buon ultimi in UE. Dalla lettura e analisi dei dati nasce un nuovo approccio al mercato e una nuova impostazione delle aziende. Il cloud computing aprirà strade inaspettate per stoccaggio, lettura, condivisione dei dati. Dalla capacità di lettura rapida dei dati verrà modificata on line la produzione), efficienza energetica e decentramento (il cambio climatico e la scarsità di risorse sono megatrend con cui dovremo sempre più fare i conti), industrializzazione virtuale (ogni processo viene prima simulato e verificato in virtuale; solo quando la soluzione finale è pronta potrà partire la mappatura fisica – che significa che tutto il software, i parametri, le matrici numeriche, vengono caricate nelle macchine che controllano la produzione. Piante virtuali possono essere progettate e facilmente visualizzate in 3D, così come lavoratori e macchine interagiscono.

PROCESSI INTEGRATI E SHARING ECONOMY

Ma tutto questo a cosa porta? Porta ad integrare come non mai i processi.

Nell’era dei social media, infatti, una delle parole chiave delle nostre interazioni è sharing, ovvero condivisione, lavorativa, di processo, di notizie e informazioni. In realtà il fenomeno è più vasto di quanto si possa pensare e ridefinisce il nostro sistema di valori e il nostro stile di vita.

Secondo le stime più recenti il valore a livello mondiale della sharing economy è di 26 miliardi di dollari.

Nel Regno Unito i ricavi e i risparmi associati all’economia collaborativa si aggirano attorno ai 4,6 miliardi di sterline a fronte di 33 milioni di inglesi che condividono già attivamente beni eservizi. In Italia 6 italiani su 10 sono propensi ad avvicinarsi a questo modello di consumo ma solo l’11% lo ha già fatto (fonte Ipsos).

 

I settori più interessati sono la mobilità – c’è chi per esempio vuole dividere il taxi o addirittura la barca – fino agli alloggi (+22% di annunci negli ultimi 3 mesi), anche in coabitazione con anziani (il cosiddetto silver cohousing) e nel settore professionale cresce la condivisione degli spazi con il coworking(+18% negli ultimi 3 mesi) che si traduce anche in sinergie professionali e nuove opportunità. Un +14% registrano invece gli annunci di vendita o noleggio di usato.

E’ dunque su questi due capisaldi di un forte manifatturiero additivo e digitale, con processi re-ingenierizzati da un lato, e di una logica di sharing economy dall’altro, che va promosso il progetto Fabbrica4.0, una vera sfida Paese, che potrà consentire di tornare ad essere competitivi e performanti in una economia che non è più quella di venti anni fa, ma neanche di cinque anni fa e che certamente corre più veloce di ogni possibile immaginazione.

IN CONCLUSIONE: INDUSTRIA CENTRALE

E’ fuor di dubbio che l’industria svolge un ruolo centrale nell’economia dell’Unione europea, pari al 15% del valore aggiunto (rispetto al 12% negli Stati Uniti). Ed è anche fattore chiave di ricerca, innovazione, produttività, occupazione, esportazioni.
Ma è altrettanto vero che l’industria europea è fondamentalmente diversa: mentre il settore industriale europeo tedesco e orientale sta guadagnando quote di mercato e vede crescere rapidamente la produttività, altri Stati dell’Unione Europea sono sulla strada della deindustrializzazione. Quindi è in corso una frattura, sempre più ampia, tra Germania e i paesi dell’Europa dell’est e dall’altra parte Francia, Gran Bretagna e il sud Europa.

Industrial Compact, documento cardine della politica industriale dell’Unione Europea, di qui al 2020, si pone un obiettivo ambizioso e importante: accompagnare il manifatturiero a generare il 20% del Pil entro il 2020 (rispetto all’attuale 15%).

Dobbiamo anche prendere atto che l’Italia, a fianco di un 20-30% di aziende virtuose e leader sui mercati, ha oggi una gran quantità di PMI assolutamente in ritardo.

In sostanza bisogna prendere atto che il sistema imprese del Paese é vecchio. Vecchio non solo in termini di infrastruttura, ma anche e soprattutto nella mentalità di tanti vecchi imprenditori, che hanno fatto venti/trent’anni fa la fortuna dell’Italia ed ora non reggono più il passo con un mondo che corre, corre…!

Ma per questa sfida é decisivo che l’Italia la affronti con un manifatturiero diverso da quello attuale o di tre anni fa.

COSA PUÒ FARE IL SISTEMA PAESE

Vanno studiati più che contributi alle imprese, incentivi all’innovazione laddove l’impresa investa nella reingenirizzazione dei processi produttivi, nel digitale (intendendo qualcosa di fisico, tutt’altro che virtuale), ma anche nel fare sharing, dare risposte alla necessaria crescita dimensionale delle nostre imprese per affrontare i mercati, facendo rete, sviluppando reti d’impresa.

In estrema sintesi va detto che “La competitività della manifattura passa dal digitale”

SMART MANIFACTURING NEL MONDO

– Il governo tedesco é stato il primo a livello mondiale a definire una strategia nazionale a sostegno della digitalizzazione del proprio comparto manifatturiero, la nostra Fabbrica4.0 e a loro va attribuita la Industry4.0, per la prima volta apparsa nel 2011, poi recepita in sede UE. Da lì ha varato appunto il programma Industry 4.0, in collaborazione con imprese, associazioni, università, centri di ricerca, a sostegno della competitività del proprio sistema produttivo.

La Merkel ha poi attivato un vero e proprio think tank su Fabbrica 4.0 con il quale siamo in contatto. Sulle stesse tematiche saremo a Stoccarda il prossimo 9 e 10 settembre con ristretta delegazione di Confindustria x incontrare i colleghi tedeschi.

Da segnalare recente studio del Direttore dell’ Istituto “Institut der deutschenWirtschaft Köln” (IW), Prof. Hüther.

– quasi nello stesso periodo a metà 2012 gli USA varano la Smart Manufacturing Leadership Coalition (SMLC), organizzazione privata no profit, con lo scopo di favorire la collaborazione tra le aziende produttrici, enti di ricerca e università, e organizzazioni di produttori nella ricerca. Nello sviluppo di standard, piattaforme e infrastrutture condivise per l’adozione dello Smart Manifacturing. Tra le varie iniziative nel campo formativo la SMLC ha lanciato il programma “Workforce Imperative”.

– Regno Unito, pur con economia fortemente orientata ai servizi ha avviato l’iniziativa High Value Manifacturing, all’interno del piano nazionale Catapult. Va anche segnalata l’iniziativa europea Factories of future.

 


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27 Luglio 2015

Inizia il conto alla rovescia alla terza edizione di DIGITALmeet, che tra il 22 il 25 ottobre invaderà (pacificamente) il Nordest con più di 70 eventi distribuiti tra oltre 40 location in tutto il territorio, grazie a più di 150 speaker che si alterneranno per rendere internet e le tecnologie digitali alla portata di tutti.

Che il feeling tra l’Italia (e gli italiani) e internet debba ancora sbocciare non è notizia nuova, grazie ai moniti di allarme lanciati da alcune Istituzioni quali Agcom, preoccupata dall’arretratezza della nostra banda larga, e Unioncamere Veneto, che nel suo Rapporto Annuale del 2015 segnala come

“il 40% degli imprenditori non ritiene internet utile e neanche i social network sono percepiti come strumenti di lavoro”

A dispetto delle statistiche che vedono l’Italia tra i fanalini di coda per quasi tutti gli indicatori di attuazione dell’Agenda Digitale Europea, c’è una parte del Paese che non si arrende davanti alla lentezza e l’inefficienza di (una parte) della “macchina pubblica”, e si sta facendo carico della necessaria transizione al digitale della nostra società. Transizione che deve essere innanzitutto culturale, prima che infrastrutturale, affinché chiunque possa beneficiare di internet e le tecnologie digitali.

Immagina la tua vita senza internet. Sarebbe dura, vero? In Italia a 19 milioni di persone non occorre immaginarlo, per loro è la realtà.

Mancano meno di 90 giorni alla terza edizione di DIGITALmeet, meno di 3 mesi al più grande evento sul digitale di tutto il Nordest, coinvolgendo il più grande numero di territori possibili in incontri, workshop e conferenze, perchè la rivoluzione digitale non si fa solo nelle grandi città, ma anche nei piccoli comuni.

Sarà l’occasione per scoprire, sostenere e consolidare il lavoro di tutte le associazioni, fondazioni e aziende che quotidianamente lavorano per rendere il nostro ecosistema sempre più digitale, dai Coderdojo che aiutano i bambini a sviluppare il pensiero computazionale tramite la creazione di un videogioco, ai FabLab che rivoluzioneranno il settore manifatturiero, da Informatici senza frontiere che sta facendo della diffusione di competenze digitali la sua missione, all’Associazione Digital Champions Italia  che con i suoi volontari sta diffondendo porta a porta la cultura del digitale.

Vieni anche tu a scoprire i principali protagonisti dell’innovazione che animeranno gli incontri dal 22 al 25 ottobre, o unisciti alla squadra proponendo un evento per rendere anche il tuo comune protagonista di DIGITALmeet!

 

 



17 Luglio 2015

Martedì 28 Luglio 2015

@ Banca Popolare Friuladria (Piazza XX Settembre)

Ore 18.45 (dalle 18 sarà possibile una visita guidata di Talent Garden Pordenone, Piazzetta Aldo Furlan 4)

Talent Garden Pordenonelogo Friuladria - Sponsor

#APERIDEE – DEGUSTAZIONI DI BUSINESS

Anteprima DIGITALmeet si arricchisce di un nuovo evento: martedì 28 luglio alle ore 18,45 Banca Popolare Friuladria ospiterà #Aperidee – degustazione di Business,  un format dei GIOVANI IMPRENDITORI di O.G.G.I. PN, sigla che unisce i gruppi giovani imprenditori di Coldiretti, Confartigianato, Confcommercio ed Unione Industriali.

#Aperidee nasce dalla volontà di trascendere dai classici incontri formali basati su lunghi indirizzi di saluti, convegni e comizi, per lasciare spazio al dialogo diretto e mirato, con un solo obiettivo:

CONOSCERSI e CONOSCERE per CRESCERE!

L’evento è aperto a tutte le persone di Mentalità Giovane, indipendentemente dall’età anagrafica.

CONOSCERSI

Tutti i partecipanti verranno muniti di Badge identificativo indicante Nome, Azienda e Settore Attività; i BADGE saranno di 3 COLORI DIVERSI, uno per gli IMPRENDITORI, uno per i rappresentanti delle ISTITUZIONI ed uno per PROFESSIONISTI, ASPIRANTI IMPRENDITORI, DIPENDENTI, ecc… In questo modo si intende velocizzare il processo conoscitivo con l’intento di agevolare la creazione di sinergie tra giovani e creare un punto di dialogo positivo e propositivo con i rappresentanti delle Istituzioni.

CONOSCERE

All’interno dell’evento verranno istituiti dei punti di informazione sulle opportunità offerte dal Territorio alle giovani aziende e agli aspiranti imprenditori, come ad esempio le nuove formule di accesso al credito ed i servizi che le quattro Associazioni di Categoria possono offrire agli imprenditori o aspiranti tali.

CRESCERE

La serata sarà caratterizzata, oltre che dalle nuove sinergie, anche da alcuni spunti dei Gruppi Giovani Imprenditori volti a stimolare la voglia di mettersi in gioco e di essere propositivi nei confronti del Territorio.

Quest’anno i giovani imprenditori di #Aperidee incontrano Talent Garden Pordenone e la Banca Popolare Friuladria.

(Troverete il programma completo sulla locandina)

Partecipazione ad offerte libera, gradita la preregistrazione su www.unindustria.pn.it
Per informazioni: giovani.imprenditori@unindustria.pn.it – 0434 526 410

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3 Luglio 2015

Talent Garden Pordenone si unisce alla squadra di DIGITALmeet

Nell’ottica di una diffusione sempre più ampia di DIGITALmeet nel territorio, è con immenso piacere che diamo il benvenuto a bordo a Talent Garden Pordenone, che si occuperà della realizzazione e del coordinamento degli eventi che saranno organizzati in Friuli-Venezia Giulia.

inaugurazione Talent Garden Pordenone

Inaugurato ufficialmente lo scorso 21 maggio, TAG Pordenone è uno dei nuovi arrivati nella rete di CoWorking Campus di Talent Garden, con l’obiettivo di fornire lo spazio, la comunità e il supporto a tutti gli innovatori del digitale che animano il territorio regionale, proponendo anche una visione nazionale ed europea grazie alla rete dei Campus TAG, ad’oggi presenti in 9 città italiane e 4 europee.

Nelle prossime settimane ci saranno grandi novità in merito agli eventi programmati in Friuli-Venezia Giulia, restate sintonizzati!