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25 Febbraio 2025

Save the date

“L’innovazione delle startup venete a supporto delle smart strategies regionali”, un’importante occasione di networking e approfondimento sul futuro dell’innovazione imprenditoriale in Veneto, venerdì 28 febbraio 2025 presso Digital Campus, via Zamboni 1 Padova, dalle ore 10.00.
Durante l’evento, esperti del settore, rappresentanti istituzionali e startup innovative presenteranno progetti e strumenti a supporto della crescita delle PMI. Un’opportunità unica per conoscere le migliori strategie di innovazione e finanziare le vostre idee imprenditoriali!
Tra gli ospiti Gianni Potti, presidente di Fondazione Comunica, che presenterà dei casi di successo di Talent Garden.

Info e iscrizioni QUI 

 


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24 Febbraio 2025

«Non sarà l’AI a rubarti il lavoro, ma la persona in grado di usarla», afferma Raffaele Gaito, content creator, imprenditore e divulgatore italiano esperto sui temi dell’innovazione e dell’intelligenza artificiale. Il tema delle competenze digitali è a oggi molto dibattuto soprattutto quando si pensa a tutti quei settori che stanno subendo cambiamenti sempre più veloci e radicali grazie all’implementazione delle nuove tecnologie.

Infatti, si prevede che nel mercato del lavoro verranno richieste sempre più conoscenze e competenze legate all’utilizzo della tecnologia, come l’intelligenza artificiale, i big data e la cybersecurity, insieme a quelle considerate più “umane”, come la creatività. Questo comporterà una necessaria e urgente riqualificazione del personale per stare al passo con lo sviluppo tecnologico delle aziende.

Per questo motivo, il grande filo conduttore della tredicesima edizione di DIGITALmeet verterà sul tema delle competenze per il cambiamento: l’alfabetizzazione digitale non solo come una necessità, ma come un’opportunità di empowerment. Si parlerà di come sviluppare le competenze necessarie per diventare protagonisti nel mondo digitale, in particolare in ambito professionale e sociale.

Gli eventi promossi nella settimana di DIGITALmeet dal 20 al 25 ottobre 2025 affronteranno il tema delle competenze digitali utili a farsi strada in un mondo sempre più automatizzato e condizionato dalle nuove tecnologie, per essere preparati e non sopraffatti, così da vivere in sintonia con la tecnologia. Oltre a questo, si continueranno a esplorare le nuove tecnologie legate ai diversi ambiti, dall’istruzione alla sanità, dalla pubblica amministrazione alla sicurezza, e molto altro.

Acquisire competenze digitali è essenziale per essere indipendenti nell’era che si prospetta davanti a noi. Questa è la grande sfida di DIGITALmeet: diffondere l’alfabetizzazione digitale per renderti protagonista del tuo futuro.


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20 Febbraio 2025

Il 17 febbraio 2025 la Regione del Veneto ha presentato il sesto appuntamento di Dialoghi per l’Innovazione, in collaborazione con l’Università Ca’ Foscari Venezia. L’evento è stato un’occasione per discutere delle opportunità di utilizzo delle tecnologie basate sull’Intelligenza Artificiale. Si tratta naturalmente di una tematica molto di tendenza in questo momento ma che già era stata individuata nella Strategia di Specializzazione Intelligente quale traiettoria tecnologica prioritaria. L’evento, inoltre, oltre alle opportunità che si stanno generando per il sistema socioeconomico veneto, ha focalizzato le nuove competenze richieste, le implicazioni etiche e normative ed i rischi che l’utilizzo dell’AI comporta.

Con l’occasione la Regione del Veneto ha anche presentato la nuova Piattaforma di monitoraggio della Strategia di Specializzazione Intelligente (S3) veneta, costruita con un approccio basato sugli open data per consentire di esplorare e visualizzare in maniera dinamica i dati riguardanti i progetti di R&I finanziati in Veneto. L’obiettivo infatti è quello di migliorare la trasparenza ed il coinvolgimento degli stakeholder nelle politiche di coesione e innovazione regionale.

Dopo i saluti istituzionali di Tiziana Lippiello, Rettrice dell’Università Ca’ Foscari Venezia e di Roberto Marcato, Assessore allo Sviluppo economico, Energia, Legge speciale per Venezia Regione del Veneto, la prima parte dell’evento è stata introdotta e moderata da Santo Romano, Direttore dell’Area Politiche economiche, Capitale umano e Programmazione comunitaria – Regione del Veneto. Successivamente, Marco Salvatore Nobile, Delegato della Rettrice per l’Innovazione Digitale e l’Integrità nella Ricerca e Docente presso l’Università Ca’ Foscari Venezia, ha inquadrato la tematica fornendo spunti ed esempi concreti che hanno messo in luce sia le ricadute positive dell’AI in diversi settori sia i potenziali rischi. E’ stata quindi la volta di Enric Fuster Davide Zanini di SIRIS Academic che hanno illustrato le funzionalità e la struttura della piattaforma di monitoraggio della S3 del Veneto. Sono quindi stati presentati due casi di successo: Fabio Oscari il caso di Quindi Srl e Andrea Albarelli quello di VeniSiA, Acceleratore di startup Deep Tech.

L’evento si è quindi concluso con una tavola rotonda moderata da Gianni Potti, Presidente di Fondazione Comunica e Founder Digital Meet. La tavola rotonda ha visto la partecipazione di Alberto Bozzo, Avvocato e Membro della Commissione informatica e Ai presso l’Unione Triveneta dei Consigli dell’Ordine degli Avvocati, Teresa Scantamburlo, Ricercatrice presso il Dipartimento di Scienze Ambientali, Informatica e Statistica dell’ Università Ca’ Foscari Venezia, Alessandro Beghi, Responsabile scientifico della Rete Innovativa Regionale IMPROVENET – ICT for Smart Manufacturing e Docente dell’Università degli Studi di Padova e Stefano Ziroldo, Direttore della Fondazione ITS Digital Academy Mario Volpato.


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5 Febbraio 2025

Lunedì 17 febbraio a Venezia si terrà il sesto appuntamento dei “Dialoghi per l’innovazione”, evento promosso dalla Regione Veneto in collaborazione con l’Università Ca’ Foscari Venezia.

L’evento sarà un’occasione per fare il punto sugli effetti che l’utilizzo delle tecnologie basate sull’Intelligenza Artificiale stanno generando sul sistema socioeconomico veneto. Verranno analizzate le nuove competenze richieste, le implicazioni etiche e normative, le opportunità (e i rischi) che l’utilizzo dell’AI comporta.

Inoltre, sarà presentata la nuova Piattaforma di monitoraggio della Strategia di Specializzazione Intelligente (S3) veneta, che a partire da un nuovo approccio basato sugli open data consentirà di esplorare e visualizzare in maniera dinamica i dati sui progetti di R&I finanziati in Veneto, migliorando la trasparenza e il coinvolgimento degli stakeholder nelle politiche di coesione e innovazione regionale.

Tra i relatori parteciperà anche Gianni Potti, presidente di Fondazione Comunica e ideatore di DIGITALmeet.

L’incontro si terrà presso l’Auditorium Mainardi del Campus Scientifico dell’Università Ca’ Foscari di Venezia in Via Torino, 155 Venezia Mestre.

Info e iscrizioni > https://www.eventbrite.it/e/dialoghi-per-linnovazione-6-intelligenza-artificiale-tickets-1223305723349 


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4 Febbraio 2025

Al via oggi la seconda edizione della Settimana nazionale delle discipline scientifiche, tecnologiche, ingegneristiche e matematiche (STEM), istituita con la legge 24 novembre 2023, n. 187.

In occasione di questa settimana, Il Ministero dell’Università e della Ricerca (MUR) promuove e diffonde, attraverso i propri canali istituzionali e social, iniziative volte a sensibilizzare e suscitare interesse verso queste discipline, fondamentali per incentivare l’innovazione e lo sviluppo del settore nel nostro Paese. L’obiettivo di questa iniziativa è, infatti, quello di stimolare la curiosità e la passione per le materie scientifiche nelle giovani generazioni, in ottica di crescita formativa e occupazionale degli studenti e delle studentesse che formeranno il tessuto sociale dell’Italia di domani.

Stimolare nelle giovani generazioni l’interesse per le discipline STEM è un’iniziativa strategica per il Paese, poiché queste aree sono sempre più cruciali nei processi di cambiamento che stanno caratterizzando i nostri sistemi economici, sociali e produttivi.

Per saperne di più: https://shorturl.at/gMnWK 


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27 Gennaio 2025

Il Piano Triennale per l’informatica nella Pubblica Amministrazione 2024-2026 riporta le linee di azione per promuovere la trasformazione digitale del settore pubblico e del Paese.
La strategia alla base del Piano triennale nasce dalla necessità di ripensare alla programmazione della digitalizzazione delle pubbliche amministrazioni basata su nuove leve strategiche, tenendo conto di tutti gli attori coinvolti nella trasformazione digitale del Paese e degli obiettivi fissati per il 2030 dal percorso tracciato dalla Commissione europea per il Decennio Digitale.

Il 23 gennaio 2025 l’Agenzia per l’Italia Digitale ha ufficialmente presentato l’aggiornamento del piano, che introduce diverse modifiche significative nella struttura e nei contenuti di questo.
L’aggiornamento 2025 è stato necessario al fine di introdurre nuovi elementi, allinearsi a scenari e normative in continua evoluzione e fornire dati aggiornati sui cambiamenti del contesto. Di conseguenza, è stato possibile adeguare le relative linee di azione. Le principali novità del Piano includono:

  • l’inserimento dei temi relativi all’IT Wallet, alla Data Quality ed alla dematerializzazione documentale, una novità significativa che si allinea con le strategie europee sull’identità digitale
  • l’introduzione di 11 nuovi strumenti operativi: vademecum RTD (Responsabile della transizione digitale), RTD diffuso, strategie di trasformazione digitale nei PIAO (Piano integrato di attività e organizzazione), mappatura di iniziative strategiche, appalti innovativi nel settore della mobilità cooperativa, connessa e automatizzata, sportello digitale INAIL (Istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro), strategia data governance INAIL, approccio INAIL all’intelligenza artificiale, centro di competenza regionale per l’intelligenza artificiale nella pubblica amministrazione, validatore semantico, modello ITD (idoneità tecnico professionale) per presidi e comunità territoriali a garanzia dei diritti di cittadinanza digitale.

Per maggiori informazioni visita il sito https://www.agid.gov.it/it/agenzia/piano-triennale


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21 Gennaio 2025

L’intelligenza artificiale sta rivoluzionando il mondo del lavoro, proponendo soluzioni innovative che ne semplificano svariate attività. Tuttavia, si sta aprendo un ampio dibattito sui rischi legati alla possibile sostituzione di numerosi posti di lavoro da parte di questa tecnologia.

L’intelligenza artificiale è una delle principali forze di trasformazione aziendale, capace di analizzare grandi quantità di dati per migliorare la vita lavorativa. Alcuni temono che l’IA possa sostituire interamente o parzialmente molte professioni, come quelle che riguardano la produzione di contenuti, la gestione amministrativa e il marketing. In aggiunta, l’utilizzo dell’IA solleva anche diverse preoccupazioni in merito alla privacy.

Ciononostante, molti sostengono che l’IA potrà integrare le competenze dell’uomo, migliorando l’efficienza e la produttività senza sostituire interamente i lavoratori. Come riporta il Future of Jobs Report 2025 del Forum economico mondiale, l’adozione dell’IA implicherà una crescente domanda di lavoro in Italia fino al 2030, trasformando profondamente il mondo del lavoro. In particolare, si prevede una crescita dei settori legati alla tecnologia, ai dati e all’assistenza, ma anche dei lavori agricoli, edili e del settore delle consegne. Al contrario, molte professioni come quelle amministrative e dei servizi sono destinate a diminuire.

Le competenze più richieste saranno quelle tecnologiche, come quelle legate ai big data e alla cybersecurity, insieme a quelle umane, come il pensiero creativo e la resilienza. Questo comporterà una necessaria riqualificazione del personale per stare al passo con lo sviluppo tecnologico delle aziende. Per avere successo nel mercato del lavoro del futuro sarà necessario sviluppare un mix equilibrato di competenze tecniche e trasversali. Molte professioni dovranno adattarsi o verranno sostituite dalle nuove tecnologie, specialmente quelle basate su compiti più ripetitivi. La carenza di competenze resta un ostacolo importante alla trasformazione aziendale. Per questo, sarà altrettanto fondamentale un’azione congiunta tra pubblico, privato e istruzione per colmare la di competenze. La combinazione di competenze tecniche e umane sarà cruciale per affrontare il mercato del lavoro del futuro, un mercato in continua evoluzione.


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17 Dicembre 2024

Articolo di Luca Giuman

In un mondo sempre più interconnesso e tecnologicamente avanzato, l’inclusività nella progettazione delle tecnologie è diventata una questione cruciale. Questo potenziometro, che agisce su tutti e tre i canali – economico, sociale e tecnologico – garantisce che le tecnologie siano sviluppate in modo equo e senza perpetuare bias o esclusioni. Coinvolgere diverse comunità nella progettazione delle tecnologie aiuta a creare strumenti che rispondano ai bisogni di tutti e non solo di una minoranza privilegiata.

La necessità di un approccio inclusivo
La tecnologia ha il potenziale di trasformare le nostre vite in modi straordinari, ma solo se è progettata con un approccio inclusivo. Troppo spesso, le tecnologie vengono sviluppate senza considerare le esigenze di tutte le comunità, portando a esclusioni e disuguaglianze. Un approccio inclusivo alla progettazione delle tecnologie significa coinvolgere persone di diverse etnie, generi, età, abilità e background socio-economici nel processo di sviluppo. Questo non solo garantisce che le tecnologie siano accessibili a tutti, ma promuove anche l’innovazione, poiché diverse prospettive possono portare a soluzioni più creative e efficaci.

Bias nella tecnologia: un problema persistente
Uno dei principali ostacoli all’inclusività nella progettazione delle tecnologie è il bias. I bias possono essere introdotti in vari modi, ad esempio attraverso i dati utilizzati per addestrare gli algoritmi o attraverso le decisioni prese dai progettisti. Questi bias possono portare a tecnologie che discriminano determinate comunità o che non rispondono adeguatamente alle loro esigenze. Ad esempio, i sistemi di riconoscimento facciale hanno dimostrato di avere tassi di errore più elevati per le persone di colore rispetto a quelle bianche. Per affrontare questo problema, è essenziale adottare pratiche di progettazione etica e inclusiva, che considerino e mitighino i bias fin dalle prime fasi dello sviluppo.

Coinvolgere le comunità nella progettazione
Coinvolgere le comunità nella progettazione delle tecnologie è un passo fondamentale per garantire l’inclusività. Questo può essere fatto attraverso vari metodi, come workshop partecipativi, sondaggi e focus group. L’obiettivo è raccogliere input e feedback da una vasta gamma di utenti potenziali, in modo da comprendere meglio le loro esigenze e preoccupazioni. Inoltre, è importante che le comunità siano rappresentate nei team di progettazione e sviluppo, in modo che possano influenzare direttamente le decisioni e le priorità.

Benefici dell’inclusività nella progettazione
L’inclusività nella progettazione delle tecnologie non è solo una questione di giustizia sociale, ma porta anche a numerosi benefici pratici. Tecnologie più inclusive tendono ad essere più user-friendly e accessibili, il che può aumentare la loro adozione e successo sul mercato. Inoltre, un approccio inclusivo può aiutare a prevenire problemi legali e reputazionali legati alla discriminazione e all’esclusione. Infine, coinvolgere diverse comunità nella progettazione può portare a innovazioni che altrimenti non sarebbero state possibili, poiché diverse prospettive possono stimolare nuove idee e soluzioni.

Esempi di progettazione inclusiva
Ci sono numerosi esempi di progettazione inclusiva che dimostrano i benefici di questo approccio. Ad esempio, Microsoft ha sviluppato il controller Xbox Adaptive, un dispositivo progettato per essere utilizzato da persone con disabilità. Questo controller è stato sviluppato in collaborazione con la comunità dei disabili, raccogliendo feedback e input per garantire che rispondesse alle loro esigenze. Un altro esempio è il progetto di Google per migliorare l’accessibilità dei suoi prodotti, come Google Maps, per le persone con disabilità visive. Questi esempi dimostrano come un approccio inclusivo possa portare a tecnologie più accessibili e utili per tutti.

Conclusione
In conclusione, l’inclusività nella progettazione delle tecnologie è un potenziometro essenziale per garantire che le tecnologie siano sviluppate in modo equo e senza perpetuare bias o esclusioni. Coinvolgere diverse comunità nella progettazione delle tecnologie aiuta a creare strumenti che rispondano ai bisogni di tutti e non solo di una minoranza privilegiata. È tempo di adottare un approccio inclusivo alla progettazione delle tecnologie, per promuovere l’equità, l’innovazione e il benessere collettivo.


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11 Dicembre 2024

E’ in arrivo un nuovo evento sul tema Smart City: Videosorveglianza e Privacy: approccio pratico tra normativa, impatto privacy, AI e cybersecurity, seminario pratico di approfondimento e applicazione in programma martedì 17 dicembre.

Agli sviluppi tecnologici non sfugge la videosorveglianza, che vede crescere algoritmi di intelligenza artificiale sempre più complessi e invasivi della privacy.
La città intelligente è sempre più un sistema cyberfisico dove cresce l’integrazione con sistemi avanzati di videosorveglianza, come quelli basati sulla videoanalisi, principalmente per finalità di sicurezza urbana, ma anche di monitoraggio del traffico veicolare e persino sorveglianza rifiuti.
ll convegno, dal taglio narrativo dinamico e stimolante, si propone di far acquisire ai partecipanti un inquadramento che spazia tra disciplina di protezione dei dati, DPIA, innovazione tecnologica, complessità normative, applicative. Tutti elementi indispensabili per una moderna progettazione integrata che valorizzi l’impiego delle migliori tecnologie al servizio della smart city.

Scopri il programma dell’evento


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29 Novembre 2024

Si è conclusa la Startup Marathon, il contest per startup organizzato da Area Science Park, UniCredit e Fondazione Comunica, con una cerimonia tenutasi martedì 26 novembre presso la sede UniCredit di Milano. Tra le oltre 60 startup e PMI innovative, provenienti da incubatori, acceleratori, centri di ricerca e università di tutta Italia, sono state selezionate dieci finaliste da una giuria composta da imprenditori, investitori ed esperti del settore.
Le dieci startup finaliste, operanti in settori quali intelligenza artificiale, materiali innovativi, nutraceutica, agritech, healthcare, gaming, mobilità elettrica e innovazione medica, hanno concorso per l’accesso al programma di accelerazione UniCredit Start Lab.

La vittoria finale è andata a Soundsafe Care, supportata dal Polo Tecnologico di Navacchio. La startup ha sviluppato un dispositivo che, tramite ultrasuoni focalizzati, offre una soluzione non invasiva e senza farmaci per il trattamento del cancro al fegato, riducendo così complicazioni e costi ospedalieri. Grazie a una tecnologia avanzata di imaging e automazione, il dispositivo migliora la precisione del trattamento e accorcia i tempi di intervento. Soundsafe Care ha inoltre vinto il premio per la migliore startup a maggioranza femminile, che le permette di partecipare al programma di internazionalizzazione BoostHerUp, promosso da Area Science Park.

Al secondo posto si è classificata un’altra startup med-tech, la torinese Impavid, candidata al contest da G-Factor, incubatore della Fondazione Golinelli. Impavid ha sviluppato un innovativo patch cardiaco biodegradabile per contrastare l’insufficienza cardiaca post-ischemica. Questo patch biomimetico e bioriassorbibile ricrea la struttura del tessuto miocardico, favorendo il recupero delle cellule e adattandosi al ritmo del cuore. Destinato inizialmente agli interventi di bypass, rappresenta una soluzione sicura e meno invasiva, migliorando la qualità della vita dei pazienti. Con un forte potenziale nei mercati USA ed Europa, il prodotto risponde alla crescente domanda di tecnologie avanzate in cardiologia.

Al terzo posto si è classificata la leccese BeadRoots, supportata da Eatable Adventures. BeadRoots sviluppa un idrogel naturale e biodegradabile derivato dalle alghe, capace di trattenere e rilasciare l’acqua in modo efficiente, migliorando la produttività agricola e riducendo gli sprechi idrici, soprattutto nelle aree colpite dalla siccità. Rispetto ai prodotti sintetici, questo gel è ecologico e supporta i microrganismi del suolo senza impatti negativi.

Le startup vincitrici avranno inoltre la possibilità di accedere in via privilegiata alla preselezione per la missione nazionale al CES di Las Vegas.