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30 Settembre 2024

Articolo di Luca Giuman

L’automazione è una realtà in continua espansione che sta trasformando il mercato del lavoro a una velocità senza precedenti. Mentre alcuni vedono questa trasformazione come una minaccia per l’occupazione, altri la considerano un’opportunità per innovare e crescere. La regolamentazione del mercato del lavoro gioca un ruolo cruciale in questo contesto, influenzando direttamente l’automazione e la perdita di posti di lavoro. Tuttavia, attraverso la formazione continua e il reskilling, possiamo attenuare l’impatto negativo dell’automazione, offrendo nuove opportunità a coloro i cui lavori sono a rischio e mantenendo l’equilibrio occupazionale.

La Necessità di una Regolamentazione Adeguata

Per affrontare queste sfide, è essenziale una regolamentazione adeguata del mercato del lavoro. Le politiche devono essere progettate per proteggere i lavoratori senza ostacolare l’innovazione. Questo equilibrio delicato può essere raggiunto attraverso una combinazione di incentivi per le aziende che investono in tecnologie emergenti e programmi di supporto per i lavoratori che necessitano di riqualificazione.

Formazione Continua e Reskilling: La Chiave per il Futuro

La formazione continua e il reskilling sono strumenti fondamentali per garantire che i lavoratori possano adattarsi ai cambiamenti del mercato del lavoro. Le aziende, i governi e le istituzioni educative devono collaborare per creare programmi di formazione che siano accessibili e rilevanti. Questi programmi devono essere progettati per sviluppare competenze che siano in linea con le esigenze del mercato del lavoro moderno, come la competenza digitale, il pensiero critico e la capacità di risolvere problemi complessi.

Esempi di Successo

Ci sono già numerosi esempi di successo in cui la formazione continua e il reskilling hanno avuto un impatto positivo. Ad esempio, in Germania, il sistema di apprendistato duale combina l’istruzione scolastica con la formazione pratica in azienda, preparando i giovani per una carriera nel settore tecnologico. In Singapore, il governo ha lanciato l’iniziativa Skills Future, che offre crediti di formazione ai cittadini per incentivare l’apprendimento continuo.

Il Ruolo delle Aziende

Le aziende hanno un ruolo cruciale da svolgere in questo processo. Devono essere proattive nell’identificare le competenze future necessarie e investire nella formazione dei propri dipendenti. Questo non solo aiuta a mantenere la forza lavoro aggiornata, ma migliora anche la competitività dell’azienda nel lungo termine. Le aziende che investono nella formazione dei propri dipendenti tendono a vedere un aumento della produttività e della soddisfazione dei dipendenti.

Conclusione

In conclusione, la regolamentazione del mercato del lavoro e l’automazione non devono essere visti come forze opposte. Con una regolamentazione adeguata e un impegno verso la formazione continua e il reskilling, possiamo trasformare le sfide dell’automazione in opportunità per l’innovazione e la crescita. È un percorso che richiede collaborazione tra governi, aziende e lavoratori, ma i benefici a lungo termine sono inestimabili. Investire nelle persone è la chiave per un futuro prospero e sostenibile.


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25 Settembre 2024

In molte tappe di DIGITALmeet 2024 (Battipaglia, Siena, Trento, Torino, Roma, Padova, Vicenza) si parlerà delle Smart City, o città intelligenti, integrazione innovativa tra tecnologia, capitale umano e infrastrutture urbane, finalizzata a migliorare la qualità della vita dei cittadini, ottimizzare l’uso delle risorse e ridurre l’impatto ambientale. In molti studi emerge come la relazione tra tecnologia e capitale umano giochi un ruolo cruciale nello sviluppo e nel successo delle Smart City. Come? Mixando tecnologia e capitale umano. Ecco alcuni spunti di discussione in anteprima.

Tecnologia nelle Smart City

  1. Infrastrutture Connesse: Le Smart City si avvalgono di tecnologie IoT (Internet of Things) per collegare infrastrutture e dispositivi, consentendo una gestione efficiente delle risorse, come energia e acqua, e migliorando i servizi di trasporto e la qualità dell’ambiente urbano.
  2. Raccolta e Analisi dei Dati: La tecnologia permette la raccolta e l’analisi in tempo reale di grandi volumi di dati (big data) urbani. Questo supporta la pianificazione urbana basata su evidenze, la prevenzione dei crimini, il monitoraggio ambientale e la risposta rapida alle emergenze.
  3. Miglioramento della Mobilità Urbana: Soluzioni tecnologiche come i sistemi di trasporto intelligenti (ITS) e le app di mobilità condivisa ottimizzano i flussi di traffico, riducono gli ingorghi e promuovono l’uso di mezzi di trasporto sostenibili.
  4. Efficienza Energetica: Tecnologie avanzate per l’edilizia e la gestione dell’energia aiutano a rendere gli edifici più efficienti e a integrare fonti di energia rinnovabile, contribuendo a ridurre le emissioni di gas serra.

Capitale Umano nelle Smart City

  1. Innovazione e Creatività: Il capitale umano è il motore dell’innovazione e della creatività necessarie per progettare e implementare soluzioni tecnologiche efficaci nelle Smart City. La formazione e l’istruzione continuativa sono cruciali per sviluppare le competenze richieste in questo contesto in evoluzione.
  2. Partecipazione Cittadina: Le Smart City beneficiano della partecipazione attiva dei cittadini, sia nella fase di progettazione che in quella di implementazione delle soluzioni tecnologiche. Il coinvolgimento del capitale umano assicura che le innovazioni siano allineate con le esigenze e le aspettative della comunità.
  3. Equità e Inclusione: Assicurare che i benefici delle Smart City siano accessibili a tutti richiede un impegno nel ridurre il divario digitale e nel promuovere competenze digitali tra i cittadini. Questo implica investimenti nell’educazione e nella formazione per garantire che nessuno sia lasciato indietro.
  4. Sviluppo di Nuovi Lavori: L’evoluzione verso città più intelligenti e sostenibili può generare nuove opportunità di lavoro, richiedendo competenze specializzate in tecnologia, analisi dei dati, sostenibilità e gestione urbana. Questo sottolinea l’importanza di un capitale umano ben formato e aggiornato.

Interazione tra Tecnologia e Capitale Umano

L’efficace interazione tra tecnologia e capitale umano nelle Smart City crea un circolo virtuoso: la tecnologia migliora l’efficienza e la qualità dei servizi urbani, mentre un capitale umano istruito e partecipativo guida l’innovazione e l’adozione responsabile delle tecnologie. Per ottimizzare questo rapporto, è fondamentale un approccio olistico che includa politiche di governance inclusiva, investimenti nell’educazione e nella formazione continua, e una pianificazione urbana che metta al centro le esigenze umane e ambientali.

 

Scopri gli eventi sulle Smart City: https://digitalmeet.it/programma-2024/ 


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6 Settembre 2024

Il 19 settembre arriva a Padova l’evento di anteprima di DIGITALmeet 2024 dal titolo Il confine tra Intelligenza Artificiale e capitale umano, organizzato dall’Ordine degli Ingegneri della provincia di Padova.

L’evento si terrà a Palazzo della Salute alle ore 17.00 e vedrà come ospiti Marco Landi, presidente di Questit e già presidente di Apple World, Franco Cioffi, direttore dell’Uoc di Neurochirurgia dell’Azienda Ospedale Università di Padova, Gino Gerosa, direttore del Centro di cardiochirugia “Vincenzo Gallucci” dell’Azienda ospedaliera di Padova e Alessandro Sperduti, docente al Dipartimento di matematica dell’Università di Padova.

Moderatore dell’incontro il direttore dei giornali Nem, Luca Ubaldeschi. Saluti introduttivi di Riccardo Schvarcz, presidente dell’Ordine degli ingegneri di Padova, Antonio De Poli, senatore, Gianni Potti presidente di Fondazione Comunica e founder di DIGITALmeet e Gianni Dal Pozzo, presidente di Alumni Unipd.

L’evento ha l’obiettivo di fornire un contributo multidisciplinare per analizzare il ruolo dell’ingegneria all’interno di un ambito molto delicato come quello della bioingegneria, per comprendere ciò che è già stato fatto, per proiettarlo in una dimensione futura, per comprendere dove si può arrivare e se e come l’ingegneria può precorrere la scienza.

 

Le iscrizioni sono aperte al seguente link: https://shorturl.at/k2ItL


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7 Agosto 2024

Nel 2021 in Italia solo il 45,7% della popolazione tra i 16 e i 74 anni aveva competenze digitali almeno di base in tutti i domini. Inoltre, due giovani su cinque nella fascia 16-19 anni hanno scarse o nessuna competenza digitale, contro la media europea.
È la conferma che non basta sapere usare gli strumenti per vivere questa era digitale; bisogna anche capire con giudizio critico come questi strumenti comunicano e come funzionano, i pro e i rischi che generano. Fondamentale dunque il ruolo degli insegnanti e la loro formazione sull’uso dei nuovi strumenti e dei nuovi linguaggi. Serve formazione continua e adeguata che rimanga al passo con il mondo che ci circonda, che evolve, che muta in continuazione e in fretta.

La cultura nell’era digitale

Nel 2022 in Italia un minore su quattro, nella fascia tra i 6 e i 17 anni, ha letto almeno 12 libri in un anno, mentre circa uno su due non ha abitudine alla lettura nel tempo libero. E solo un minore su 5 nella fascia tra i 3 e i 17 anni è andato almeno una volta in biblioteca.
Per quanto riguarda lo sport invece, la percentuale di ragazzi che lo pratica in modo continuativo è ritornata quasi ai livelli pre-pandemia. Sugli aspetti culturali e lo sport incidono sempre molti fattori come le differenze territoriali e di background socio-economico.

Più consapevolezza e più responsabilità

Serve molta più coscienza e consapevolezza che la rete non è stata pensata e progettata per i minori e che esistono forti diseguaglianze nell’accesso al mondo e agli strumenti digitali. Per questo diventa necessaria la responsabilizzazione degli adulti, in particolar modo dei genitori. Servono azioni concrete per aiutare i giovane a non essere fagocitati da un’era digitalizzata senza controllo: un maggiore impegno di società e politica per la sicurezza in rete di bambine, bambini e adolescenti; la costruzione di programmi strutturati e organici di formazione agli insegnanti; accompagnare e aiutare nell’utilizzo del digitale in modo critico e consapevole

La dipendenza da connessione

È un disturbo da dipendenza legato all’utilizzo intensivo e ossessivo di internet in tutte le sue forme, dalla navigazione sui social network, alla visualizzazione di filmati, al gioco online. La dipendenza da internet racchiude diversi atteggiamenti e comportamenti problematici online, tra cui: dipendenza da videogiochi, shopping compulsivo, sovraccarico informativo e rapporto malsano con le relazioni virtuali.

Un recente studio dell’Istituto Superiore di Sanità afferma che il 13,5% dei ragazzi e delle ragazze di 11, 13 e 15 anni fa un uso problematico dei social media. Online e in particolare sui social si cerca rifugio, anche da sentimenti negativi che, a quell’età, non sono poi così rari. Social e gaming online comunque non sono solo negativi, ci mancherebbe altro, possono essere anche un ottimo strumento di socialità, integrazione in community online e apertura verso il mondo.

I ragazzi tra gli 11 e i 19 anni dichiarano di passare oltre 5 ore al giorno online. La pandemia ha di certo costituito un fattore di accelerazione non del tutto positivo sul fronte dell’accesso: pensate che nel biennio 2021-2022 è cresciuta la quota di bambini tra i 6 e i 10 anni che utilizzano il cellulare tutti i giorni (si attesta al 30,2% rispetto al 18,4% del periodo 2018-2019).


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5 Agosto 2024

Secondo l’ISTAT, gli over 65 sono il 22,6% della popolazione, ma sono decisamente cambiati rispetto ai loro coetanei di vent’anni fa.

La conferma emerge dalla ricerca commissionata da BNP Paribas Cardif e punta ad analizzare, prendendo a campione 700 senior tra i 65-85 anni, lo stile di vita e le abitudini nel terzo millennio. Chi pensa che la tecnologia non faccia parte della loro vita dovrà ricredersi: amano la tecnologia e la utilizzano. La ricerca, infatti, è stata completamente condotta online tramite l’utilizzo di smartphone, tablet e pc, sfatando così questo luogo comune. La stessa ricerca fa emergere che non rinunciano nemmeno ad attività che li rendono felici come viaggiare, prendersi cura di sé, praticare attività ludiche, sportive e culturali.

Oltre quattro su dieci dichiarano di amare la tecnologia. Il 62% degli intervistati infatti dichiara di utilizzarla in modo autonomo e il 57,1% apprezza l’arrivo dei social network perchè li fa sentire meno isolati. Grazie agli odierni device più semplici e intuitivi gli over 65 sono disposti a mettersi in gioco e imparare.

Qualche paura però non è cambiata e non si è modernizzata. Ai primi posti troviamo la paura di cadere in casa, l’insorgere degli acciacchi, la salute, i furti e le aggressioni. Altro dato rilevante è che ancora il 36,7% afferma di vivere sempre più in solitudine. Ecco che i social possono dare una mano a sentirsi meno soli!

Il rapido invecchiamento della popolazione, conseguenza del drastico calo di natalità,

e il crescente utilizzo dei mezzi tecnologici digitali ed informatici sono una delle grandi sfide della società moderna che non è ancora del tutto messa a fuoco. Eppure bisognerà tenerne conto. Che piaccia o no è necessario creare un legame più stretto, più solido, più codificato tra l’utilizzo sempre più frequente del digitale e la popolazione della terza età.

È inevitabile del resto che il mondo sia sempre più digitalizzato, ma nello stesso tempo bisognerebbe mettere ordine, pur senza allarmismi, nella eccessiva riduzione degli sportelli soprattutto negli uffici pubblici. Le banche, per esempio, hanno ridotto la presenza degli operatori alle casse e hanno installato all’interno macchine capaci di eseguire, pagamenti, bonifici, versamenti. Gli addetti sono sempre disponibili a fornire assistenza diretta. Gran parte degli utenti utilizza poi facilmente il servizio di home banking ma il funzionamento degli sportelli è comunque garantito. Il problema per le persone anziane si pone invece per molti servizi di aziende pubbliche che non prevedono alternative all’utilizzo dell’online. E qui bisogna rimediare.


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26 Giugno 2024
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Come il capitale umano impatta sulle tecnologie?

Questo il “lifemotive” di Digitalmeet 2024 ! E non potevamo che iniziare facendo scrivere il primo intervento della dodicesima edizione, del più diffuso festival digitale italiano, se non da ChatGPT !

 ChatGPT:

Il capitale umano e le tecnologie sono strettamente interconnessi e si influenzano reciprocamente in vari modi. Ecco alcuni punti chiave su come il capitale umano impatta sulle tecnologie:

  1. Sviluppo e Innovazione Tecnologica: Il capitale umano qualificato, formato da individui con competenze avanzate e conoscenze specialistiche, è essenziale per la ricerca e lo sviluppo (R&D). Gli scienziati, gli ingegneri e gli esperti di tecnologia creano nuove tecnologie e migliorano quelle esistenti. Un elevato livello di capitale umano può accelerare l’innovazione e il progresso tecnologico.
  2. Adozione e Implementazione delle Tecnologie: Le persone con competenze tecniche e digitali possono adottare e implementare più facilmente nuove tecnologie all’interno delle organizzazioni. Un capitale umano competente facilita l’integrazione di tecnologie avanzate nei processi aziendali, migliorando l’efficienza e la produttività.
  3. Formazione e Aggiornamento: La formazione continua del capitale umano è cruciale per mantenere il passo con l’evoluzione tecnologica. I programmi di formazione e aggiornamento aiutano i lavoratori a acquisire nuove competenze e a rimanere competitivi nel mercato del lavoro, promuovendo un uso efficace delle tecnologie emergenti.
  4. Diffusione della Conoscenza: Il capitale umano qualificato contribuisce alla diffusione della conoscenza tecnologica. Attraverso l’istruzione, la formazione e il mentoring, gli esperti possono trasferire le loro competenze ad altri, ampliando la base di conoscenza tecnologica all’interno di una comunità o un’organizzazione.
  5. Creatività e Problem Solving: Le persone con un alto livello di capitale umano sono spesso più creative e abili nel problem solving. Queste capacità sono fondamentali per identificare nuove opportunità di utilizzo delle tecnologie, risolvere problemi complessi e adattare le tecnologie alle esigenze specifiche di diversi settori.
  6. Sviluppo di Politiche e Regolamentazioni: Gli esperti in campi tecnici e scientifici possono influenzare lo sviluppo di politiche e regolamentazioni che favoriscono l’innovazione tecnologica. Le decisioni politiche informate da una profonda comprensione delle tecnologie possono creare un ambiente favorevole per la crescita tecnologica.

In sintesi, il capitale umano gioca un ruolo cruciale nel progresso tecnologico. L’investimento nell’educazione e nella formazione del capitale umano è fondamentale per sostenere l’innovazione tecnologica e garantire che le società possano trarre pieno vantaggio dalle nuove tecnologie.

 


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12 Giugno 2024

Incubatori e acceleratori possono candidare una o due realtà del proprio network fino a settembre. Oltre al tradizionale contest per startup, quest’anno nasce “Open innovation B2B”, programma che fa incontrare le grandi corporate con le startup in grado di affrontare le loro sfide di innovazione

Una competizione sempre più larga tra le startup più innovative di tutta Italia e un nuovo programma studiato per intercettare i bisogni di innovazione delle grandi corporate e delle pmi del Paese. Prende il via l’edizione 2024 di Startup Marathon, iniziativa che vede protagoniste startup, pmi innovative e spin-off universitari promossa da Area Science Park, UniCredit e Fondazione Comunica. Con un’importante novità: al contest tradizionale si affianca il programma Open innovation B2B, che permetterà alle aziende corporate partner della manifestazione di presentare le proprie challenge di innovazione a cui risponderanno le startup.

Per entrambi i programmi a “presentare” le startup sarà la rete italiana delle organizzazioni che lavorano allo sviluppo di impresa – incubatori, acceleratori, università e non solo. Saranno loro, attraverso uno scouting interno, a candidare ai due programmi alcune delle startup, pmi innovative e spin-off che supportano.

Nel corso del programma Open innovation B2B le startup saranno valutate in base alla capacità di rispondere alle esigenze espresse dai partner. Alle realtà con le proposte più interessanti sarà poi data la possibilità di accedere, nel corso dell’autunno, a degli incontri one-to-one con le corporate per presentare direttamente il proprio progetto di innovazione.

Il contest: tra i premi l’ingresso in UniCredit Start Lab e il CES di Las Vegas

 Il contest tradizionale segue un percorso più articolato. Incubatori, acceleratori di impresa, università e altre organizzazioni che supportano imprese innovative hanno tempo fino a settembre per aderire secondo le modalità indicate sul sito startupmarathon.it. Una volta candidate dalle loro organizzazioni di riferimento, una prima selezione di startup presenterà il proprio video pitch a una platea di investitori e imprenditori durante lo Startup Marathon Digital Day, in programma il 24 ottobre nell’ambito della rassegna DIGITALmeet. Durante l’evento verranno selezionate le 10 finaliste che si sfideranno in una pitch competition il 26 novembre nella Tower Hall UniCredit di piazza Gae Aulenti a Milano. A valutare i progetti sarà una giuria di esperti provenienti dal mondo dell’imprenditoria, dell’innovazione e della stampa specializzata, presieduta da Mariarosa Trolese, board member dell’Italian Business Angel Network.

Le realtà vincitrici saranno accompagnate in un percorso orientato alla ricerca di grant e di finanziamenti, oltre che allo sviluppo di prodotti e servizi in grado di generare fatturato e occupazione. Alla startup vincitrice verrà offerta la partecipazione al programma di accelerazione UniCredit Start Lab e sarà inserita, così come anche la seconda e la terza classificata, tra le preselezionate per prendere parte alla missione nazionale al CES di Las Vegas, la più importante fiera al mondo dedicata all’innovazione e alle nuove tecnologie.

Verrà assegnato un premio speciale per la migliore startup, pmi innovativa o spin-off la cui composizione sociale sia a maggioranza femminile, che potrà partecipare al programma di accelerazione internazionale BoostHerUp, organizzato da Area Science Park in collaborazione con Prospera Women. Novità di quest’anno, la classifica delle organizzazioni che supportano e candidano le startup, a cui sarà assegnato un punteggio in base al posizionamento delle loro imprese. Alle prime 3 classificate sarà offerto un accesso privilegiato all’Executive MBA in Business Innovation realizzato dal MIB Trieste School of Management. Lo stesso riconoscimento verrà assegnato comunque a tutte le 10 startup finaliste.

«Lo scorso anno la manifestazione è cresciuta sia sotto il profilo quantitativo, con oltre sessanta candidature, che sotto quello qualitativo, visto l’alto livello delle realtà che sono state iscritte», commenta Roberto Pillon, responsabile dell’ufficio Generazione d’impresa di Area Science Park. «L’introduzione quest’anno del programma Open innovation B2B permette in qualche modo di chiudere un cerchio: non solo proponiamo aziende innovative al mercato, ma intercettiamo direttamente i bisogni di innovazione delle grandi imprese trovando le startup in grado di soddisfarli».

Renzo Chervatin, responsabile sviluppo del territorio Nord Est di UniCredit, dichiara: «Grazie a UniCredit Start Lab, la piattaforma di business di UniCredit rivolta alle migliori start up e pmi innovative italiane, UniCredit ha maturato un expertise senza pari nel settore e oggi ci possiamo proporre come partner di riferimento per l’ecosistema dell’innovazione italiano. Il nostro consolidato supporto a Startup Marathon è l’ennesima dimostrazione concreta del nostro impegno nel sostenere l’innovazione “dal basso” promossa dalle startup, aiutandole a crescere e farsi conoscere, con il grande valore del coinvolgimento a livello nazionale di parchi scientifici, incubatori, università e luoghi dell’innovazione. In particolare, l’introduzione nella partnership dell’Open innovation B2B rende il progetto ancora più concreto offrendo ai nostri partner uno scouting mirato delle migliori realtà innovative».

«Fare squadra per innovare e progettare il futuro», dice Gianni Potti, presidente di Fondazione Comunica e founder di DIGITALmeet. «Startup Marathon compie cinque anni e sempre di più rende vincente la formula che mette assieme parchi scientifici, incubatori, luoghi dell’innovazione con le startup. Un cocktail formidabile che lascia traccia sul tessuto più innovativo del nostro Paese. Nascono così le fabbriche di domani e le sfide più stimolanti».

 Antonio Bassi e Maurizio Caradonna, founder di Startup Marathon, aggiungono: «Siamo molto soddisfatti dell’avvio della quinta edizione di Startup Marathon grazie al successo di quelle precedenti. Un’edizione rinnovata che accanto al tradizionale percorso affianca un’iniziativa di Open Innovation rivolta alle organizzazioni che supportano lo sviluppo d’impresa e alle loro startup partendo dalle esigenze delle aziende partner. Questo rafforza ulteriormente la motivazione che ci ha spinto a creare Startup Marathon e a farla diventare l’hub nazionale dell’ innovazione dove “l’innovazione fa rete”».

Nata nel 2020, Startup Marathon negli anni ha selezionato e premiato aziende innovative attive in settori come l’intelligenza artificiale, la diagnostica, l’IoT e la sostenibilità. Tra i vincitori delle passate edizioni ci sono Katakem, spin-off dell’Università di Catanzaro che accelera lo sviluppo di nuove molecole, CAEmate, realtà che ha sviluppato un software per la manutenzione predittiva delle infrastrutture, Aisent, che fornisce servizi basati su AI, machine learning e computer vision, e M2Test, spin-off dell’Università di Trieste che ha creato un innovativo metodo di diagnosi per l’osteoporosi.


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15 Aprile 2024

L’intelligenza artificiale generativa si sta introducendo nel settore sanitario, con aziende come Google, Amazon e Microsoft che sviluppano strumenti per migliorare l’assistenza ai pazienti. Tuttavia, sia alcuni professionisti che pazienti non sono d’accordo sulla questione se l’IA generativa focalizzata sull’assistenza sanitaria sia pronta per il debutto.

Mentre c’è entusiasmo negli investimenti e nell’innovazione nell’uso dell’IAG nella sanità, c’è una divisione di opinioni tra professionisti e pazienti sulla sua prontezza. Mentre alcuni credono che possa migliorare l’accessibilità e ridurre i tempi di attesa – circa il 53% degli intervistatati da un recente sondaggio di Deloitte -, altri sono scettici riguardo alla sua capacità di fornire cure mediche affidabili a causa di limiti tecnici e di sicurezza.

Se è vero che l’intelligenza artificiale generativa si dimostra promettente in aree specifiche e ristrette della medicina – ci sono casi di successo di implementazioni di IAG nell’imaging medico e nella diagnosi di malattie specifiche -, esperti come Andrew Borkowski, capo dell’intelligenza artificiale presso il VA Sunshine Healthcare Network, sottolineano gli ostacoli tecnici e di conformità che devono essere superati prima che l’intelligenza artificiale generativa possa essere utile – e affidabile – come strumento sanitario di assistenza a tutto tondo. “Affidarsi esclusivamente all’intelligenza artificiale generativa per l’assistenza sanitaria potrebbe portare a diagnosi errate, trattamenti inappropriati o persino situazioni pericolose per la vita”, ha affermato Borkowski.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha recentemente pubblicato le linee guida per garantire una governance adeguata e la partecipazione di diverse parti interessate nello sviluppo e nell’implementazione dell’IAG nel settore sanitario.

Fonte: TechCrunch


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14 Marzo 2024

Il Parlamento europeo approva la prima legge al mondo sull’AI

L’Unione si conferma punto di riferimento sulla regolamentazione dell’economia digitale: «Giornata storica»

L’Unione si riconferma punto di riferimento per la regolazione dell’economia digitale, dopo l’introduzione del Regolamento generale per la protezione dei dati (Gdpr), il Digital Markets Act e il Digital Services Act.

Agli sviluppatori e agli operatori dell’AI vengono indicati requisiti e obblighi chiari per quanto riguarda gli usi specifici sulla base dei possibili rischi e del livello di impatto. Il regolamento fissa anche dei paletti, limitando l’uso dei sistemi di identificazione biometrica da parte delle forze dell’ordine e introduce norme di contrasto alle manipolazioni e allo sfruttamento delle fragilità degli utenti. Ad esempio le immagini e i contenuti audio o video artificiali o manipolati (i cosiddetti «deepfake») dovranno essere chiaramente etichettati come tali e sono previsti obblighi precisi per gli usi dell’IA nei processi democratici come nel caso di sistemi usati per influenzare le elezioni. Inoltre i consumatori avranno diritto a presentare reclami e a ricevere spiegazioni rilevanti.

Il regolamento dovrebbe essere adottato entro questa legislatura, approvato dal Consiglio. Entrerà in vigore venti giorno dopo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale dell’UE e sarà in vigore due anni dopo.

C’è una tabella di marcia molto sull’obbligatorietà. Si inizia con i divieti, cosa molto importante per noi perché si vuole chiarire che alcuni casi sono proibiti e non saranno consentiti in Europa. Il divieto scatterà entro la fine di quest’anno, il resto seguirà.

Sono vietate le applicazioni pericolose per i cittadini come i sistemi di categorizzazione biometrica che fanno riferimento a dati personali sensibili, come il credo religioso, l’orientamento politico o sessuale, e l’estrapolazione di immagini facciali da Internet o dai sistemi di telecamere a circuito chiuso per creare banche dati di riconoscimento facciale. Saranno vietati anche i sistemi di riconoscimento delle emozioni sul luogo di lavoro e nelle scuole, le pratiche di polizia predittiva. Ma le forze dell’ordine potranno fare ricorso al riconoscimento biometrico da remoto in tempo reale per la ricerca di una persona scomparsa o per la prevenzione di un attacco terroristico.

136 miliardi Il valore stimato del mercato dell’Al nel 2022 in dollari

26% La crescita del Pil cinese entro il 2030 grazie all’Al: 7 mila miliardi di dollari

180 milioni Gli utenti mensili che in tutto il mondo utilizzano ChatGpt

86 di dollari, il valore di OpenAl, l’azienda che ha sviluppato ChatGPT


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19 Febbraio 2024
Formashow presenta una conferenza – spettacolo sugli aspetti giuridici, psicologici e sociali del Bullismo e Cyberbullismo.
L’evento, dedicato a genitori ed insegnanti, si svolgerà mercoledì 28 febbraio a partire dalle ore 18.30 al CGS TEATRO DON BOSCO (Via De Lellis, 4 Q.re Forcellini, Padova).
Per partecipare è necessaria l’iscrizione: https://testing.lavoroepersone.it/q.php?c=EVCB

Interverranno:
Cristina Piva – Assessora alle Politiche Scolastiche
Roberto Natale Dirigente UAT PADOVA
Michele Fioretto – Vice Questore Aggiunto Polizia Postale

Con la partecipazione di:
Marina Infantolino – Avv. Penalista
Eva Pagano – Psicologa e Psicoterapeuta
Vittorio Matteucci – Cantattore
Chiara Luppi – Cantante
Silvia Carta – Pianista
Davide Stefanato – Docente e attore
Federico Dalla Rosa – Psicologo e attore
Silvia Martin – Orientatrice e attrice

Modera: Angelo Boccato – Psicologo e giornalista

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