Manifesto di Piediluco. Dalla Smart City allo Smart Sustainable Environment
Nell’ambito dei lavori del DIGITALmeet, il più grande festival sull’alfabetizzazione in Italia, è stato redatto questa mattina, 7 ottobre, in Umbria il Manifesto di Piediluco: un documento con le linee programmatiche per sostenere la trasformazione digitale del Paese, agendo sulla diffusione delle tecnologie e sullo sviluppo delle competenze digitali per tutte le fasce della popolazione.
MANIFESTO DI PIEDILUCO, 7 Ottobre 2022
Dalla Smart City allo Smart Sustainable Environment
VISION
Quello che ci aspettiamo per i prossimi anni è da una parte un riordino delle norme relative al lavoro, all’impresa, alla possibilità di costruire modelli sociali e di supporto locale alle famiglie.
Quello che sarà l’impatto più forte in un arco temporale di 5-10 anni è certamente l’utilizzo massiccio dell’Intelligenza Artificiale (AI) che sarà pervasiva ed andrà a costituire una vera e propria AI Economy con connesse le tematiche relative alla rotazione, con perdita, dei posti di lavoro e la competitività delle grandissime imprese del digitale a scapito della PMI che è la base dell’impresa italiana. Altri elementi fondamentali saranno un cambiamento del sistema educativo e formativo con l’introduzione di strumenti (come il coding, la robotica e l’AI) ma anche nelle modalità di erogazione delle stesse. Non solo DAD quindi ma modelli ibridi di formazione e auto-formazione assistita anche nelle scuole dell’obbligo.
L’obiettivo è quello di passare dall’educazione di massa ad una educazione su misura per ogni studentessa e studente, ordinata rispetto ad un quadro di riferimento internazionale e nazionale. Assisteremo ad una evoluzione del concetto di STEM (Science, Technology, Engineering and Mathematics) a quello di STEAM (Science, Technology, Engineering, Arts and Mathematics) e ad un incremento della richiesta di queste competenze da parte delle imprese.
Sarà sempre più presente l’attenzione verso l’inclusione di genere nelle diverse attività produttive e nei ruoli apicali delle imprese, enti, organizzazioni, università e pubblica amministrazione. Dobbiamo porci la domanda di cosa ci sarà dopo la transizione, quali nuovi valori potremmo avere ed utilizzare.
IL MANIFESTO
- La Digital Transformation, assieme ai fondi del PNRR, porta a un investimento nella trasformazione digitale dei borghi italiani rendendoli appetibili per le famiglie e i giovani. Piccoli e grandi borghi diventano luoghi dove è possibile trovare un’offerta culturale e sociale che attrae persone professionalmente qualificate che possono svolgere la loro attività da remoto. La valorizzazione del territorio si ottiene creando una smart land sostenibile.
- Le politiche ESG per le aziende e amministrazioni pubbliche si potenziano anche con le tecnologie digitali (banda larga, data center e ambienti di sviluppo adeguati) e con la diffusione di processi produttivi e di consumo ispirati all’economia circolare.
- L’accesso e l’uso quotidiano della tecnologia deve essere reso semplice per tutte le fasce sociali.
- L’innovazione digitale guida la trasformazione del modello economico e richiede strategie per lo sviluppo di competenze che devono essere oggetto di attività formative nelle scuole, nelle università e nelle amministrazioni pubbliche
- In questo quadro è indispensabile lo sviluppo di rapporti con associazioni, enti, organizzazioni, università, imprese, per mantenere il legame tra avanzamento tecnologico e comunità.
- La diffusione dello smart working presso lavoratori e lavoratrici, imprese e pubblica amministrazione, richiede lo sviluppo di condizioni e servizi adeguati in grado di favorire la work-life balance.
- Le sfide dell’innovazione richiedono l’adeguamento delle competenze nel tempo e per tutte le fasce di età, ottenibile riprogettando la filiera scolastica formativa e investendo nel life-long learning.