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10 Ottobre 2018

Sala Nassirya di Palazzo Madama gremita da giornalisti e autorità, oggi a Roma, per la presentazione di DIGITALmeet 2018, il festival di Fondazione Comunica e Talent Garden Padova che dal 17 al 21 ottobre coinvolgerà 16 regioni. Quest’anno il festival taglia il traguardo della sesta edizione, ma la presentazione nella Capitale e in un contesto prestigioso come quello del Senato è una novità che conferma la dimensione nazionale raggiunta dal progetto e l’interesse di una delle massime istituzioni italiane per un tema cruciale come quello dell’alfabetizzazione digitale. A fare gli onori di casa è stato il Questore Anziano del Senato Antonio De Poli, che ha rimarcato l’importanza dell’iniziativa: “L’idea di questo festival è quella di portare il digitale a tutte le persone come qualcosa di umano, non di lontano”, ha detto De Poli, che ha ricevuto anche la targa di Ambassador DIGITALmeet. Dal canto suo Gianni Potti, Presidente di Fondazione Comunica e Founder DIGITALmeet, ha ribadito che l’obiettivo di DM18 è “raccontare un digitale diverso, un umanesimo digitale nel quale la tecnologia è un mezzo e non il fine. Quello nato sei anni fa in Triveneto è ormai diventato un progetto-Paese”. La conferenza stampa si è conclusa con la performance della sound designer Chiara Luzzana, che ha eseguito un brano realizzato registrando i suoni del Senato.


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8 Ottobre 2018

L’alfabetizzazione digitale è una sfida culturale che deve sempre mettere al centro l’uomo e tendere al traguardo dell’inclusione sociale: digitale non è solo il robot che supporta l’operaio in fabbrica o l’app che gestisce la rubrica del professionista, ma anche e soprattutto l’operaio e il professionista in quanto persone che si servono di questi mezzi per lavorare meglio e costruire un futuro migliore. E poi l’atleta che misura le sue prestazioni con lo smartphone, il bambino che gioca con un drone, l’anziano che sfoglia il giornale sul tablet, il paziente che fa videochiamate dal suo letto di ospedale…

DIGITALmeet inaugura così “Digitale per me”, una sezione del sito www.digitalmeet.it dove potrete trovare le videotestimonianze di chi usa il digitale tutti i giorni e ormai non può più farne a meno. Che cos’è il digitale? E come ha migliorato le nostre vite? Storie e idee di uomini e donne che hanno saputo cogliere il valore dell’innovazione, come tessere di un puzzle che racconta il cambiamento e anticipa il futuro. Perché con DIGITALmeet “entri analogico ed esci digitale”. Buona visione!

Maria Raffaella Caprioglio – Presidente Umana SpA

 

Marco Marchetti – Responsabile Digital Marketing Despar Nordest


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3 Ottobre 2018

Comunicato Stampa

 

DIGITALmeet, il digitale che entra nella vita di tutti i giorni

Cultura, sport, salute e servizi sociali: il festival di Fondazione Comunica
e TAG Padova si allarga dal 15 al 23 ottobre e presenta 4 nuovi topic

 

Padova, 3 ottobre 2018 – Dal lavoro al tempo libero, dall’ambito privato alla dimensione pubblica, il digitale gioca un ruolo sempre più determinante nelle nostre vite quotidiane. La conferma arriva anche da DIGITALmeet e dal suo programma XXL: il più grande e diffuso festival italiano sull’alfabetizzazzione digitale, organizzato per il sesto anno consecutivo da Fondazione Comunica e Talent Garden Padova, ha dovuto anticipare la partenza dal 17 al 15 ottobre e posticipare la chiusura dal 21 al 23 ottobre per dare spazio a tutti gli stimoli ricevuti dalle comunità digitali, fedele come sempre alla logica del bottom-up. Le premesse per migliorare i numeri dell’edizione 2017 (143 eventi, 300 speaker e 19 mila presenze in dieci regioni) ci sono tutte, anche perché quest’anno il focus si allarga a nuovi orizzonti: lo sport con la Nazionale italiana di pallamano, la salute con il mondo della ricerca, la cultura con l’Arte Digitale e i servizi sociali con le organizzazioni umanitarie. Ecco le riflessioni di quattro testimonial.

 

Gianni Cenzi, Vice Presidente Federazione Italiana Giuoco Handball
«L’opportunità per gli operatori sportivi di accedere ai servizi del mondo digitale rappresenta un’occasione moderna e dalle potenzialità illimitate. Grazie a Fondazione Comunica ed al Digitalmeet vogliamo introdurre i nostri operatori locali a questo mondo della comunicazione. La nostra Federazione accoglie con immenso interesse il ruolo fondamentale prodotto dall’innovazione e dalla divulgazione della trasformazione digitale tanto da averne creato un vero e proprio cavallo di battaglia epocale: il “Piano Comunicazione F.I.G.H.”. Uscire dalle classiche vie, definite da persone più competenti di me “analogiche”, per accedere ad un mondo di comunicazione globale e digitale, consente anche ad uno sport come il nostro, poco conosciuto in Italia, di ambire a migliori palcoscenici. Per questo abbiamo voluto Padova, il 27 ottobre prossimo, come sede della “partita del secolo” della nostra Nazionale contro la nobile Ungheria, convinti che, lo spettacolo sportivo, sarà esaltato dall’apporto di tutti i valenti partner del mondo digitale».

 

Paolo Fiorini, docente ordinario di Informatica all’Università di Verona
«Le tecnologie digitali ormai sono parte integrante della nostra vita, gestendo ad esempio le comunicazioni, l’accesso alle informazioni, all’interazione con le macchine e con le persone. A queste tecnologie digitali però stanno spuntando gambe e braccia e dobbiamo prepararci ad un mondo dove le tecnologie digitali saranno integrate con i sistemi robotici. I robot porteranno dei grossi cambiamenti nel nostro modo di vita e questi cambiamenti potranno essere positivi o negativi, a seconda di come gestiremo i robot. L’importanza di un festival come DIGITALmeet sta proprio nel permettere agli specialisti del settore di spiegare l’impatto della tecnologia digitale/robotica sulla società. Attualmente i robot sono visti per lo più in modo negativo: come un pericolo per il lavoro, per la sicurezza delle persone, la privacy. Un loro uso sconsiderato potrebbe forse avere questi effetti drammatici, ma iniziative come DIGITALmeet permettono di stimolare la curiosità delle persone e contrastare il medioevo tecnologico che è sempre in agguato».

 

Matthew Gardiner, Key Researcher e Artista presso Ars Electronica Futurelab, Linz, Austria
«La digitalizzazione è una tecnologia centrale nella nostra vita quotidiana. All’Ars Electronica Futurelab, mettiamo continuamente in discussione le intersezioni di Arte, Società e Tecnologia. Il pensiero artistico ci consente di riflettere sui paradigmi emergenti e futuri attraverso una lente critica, per immaginare ed evolvere la società futura. Il mio lavoro Oribotics esamina il concetto di folding come codice per la materia. Integrando la tradizione artigianale dell’origami con la matematica moderna, la robotica, la fabbricazione digitale e il calcolo, realizzo nuovi lavori e tesso nuove teorie da fili diversi. È diventato evidente in diversi ambiti che la piegatura è un linguaggio della natura. In Oribotics: robotica e origami si uniscono, offrendo nuove prospettive sulla natura. Il mio lavoro si propone di esprimere questa nozione profondamente filosofica, attingendo da modelli artistici e scientifici. Il grande abilitatore e acceleratore che connette tutti questi elementi è il regno digitale. Fornisce metodi di calcolo e fabbricazione che trasformano le pieghe in intelligenza materiale».

 

Martina Venzo, Program Manager per Helpcode
«Le tecnologie digitali sono uno strumento sempre più importante per la comunicazione del sociale, in particolare nella cooperazione internazionale e aiuto umanitario (ICT for Development). Infatti, Helpcode ha scelto di investire nella comunicazione sui social media per promuovere le buone cause e far conoscere i nostri interventi, accanto all’utilizzo di piattaforme di crowdfunding online come strumento di raccolta fondi. Nulla può sostituire il rapporto diretto con le comunità in cui operiamo ma l’uso di tecnologie digitali quali mappature GIS, immagini satellitari e applicazioni di geolocalizzazione, permette di essere presenti in aree di difficile accesso per motivi di sicurezza o durante conflitti. Recentemente, grazie alla tecnologia blockchain possiamo tracciare l’origine dei prodotti di fair trade, trasferire denaro, assicurare i diritti di proprietà, creare identità digitali sicure e archiviare i percorsi educativi di popolazioni migranti e in guerra. Infine, il bisogno di connettività rappresenta un fattore di sviluppo per molte realtà in cui operiamo. Siamo orgogliosi di partecipare al DIGITALmeet per discutere questi nuovi trend e siamo certi che questo settore possa portare importanti innovazioni nelle modalità operative, creando sinergie, integrazione e nuove opportunità di lavoro con respiro internazionale».

 

«Quest’anno – commenta Gianni Potti, presidente di Fondazione Comunica e Founder DIGITALmeetvogliamo raccontare un digitale diverso, quasi un rinascimento nel quale la tecnologia è un mezzo e non il fine, quello che ci piace definire “umanesimo digitale”. E lo facciamo tramite storie di persone che vivono e usano il digitale tutti i giorni, occupandosi della nostra salute, di cultura, sport, servizi sociali. Insomma con le persone che lo utilizzano, vogliamo raccontare come il digitale ci può migliorare la vita!».

 


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28 Settembre 2018

DIGITALmeet 2018, svelati i primi trenta eventi!

Il festival sul mondo del digitale torna dal 15 al 23 ottobre

Capire meglio come utilizzare il web: alfabetizzazione gratuita in rampa di lancio

 

Sono online in anteprima da oggi su www.digitalmeet.it i primi 30 eventi inseriti nel programma di DIGITALmeet, il più grande e diffuso festival italiano sul mondo del digitale e dell’innovazione che torna con la sesta edizione dal 15 al 23 ottobre e si espande per la prima volta dal Nordest al Nordovest d’Italia, fino a Sud. La crescita di temi, speaker, eventi ha costretto gli organizzatori ad allargare le giornate di DIGITALmeet 2018, rispetto al programma iniziale.

In attesa di conoscere gli altri eventi che verranno svelati nei prossimi giorni, si può già notare che tra i tanti temi del festival targato Fondazione Comunica e Talent Garden Padova spiccano come topic i focus sul digitale che entra nella nostra vita di tutti i giorni, attravero la cultura, lo sport, la salute, i servizi sociali. La scelta non è casuale, ma risponde alla realtà di un digitale che ormai accompagna le nostre vite, il nostro lavoro, il nostro divertimento, le nostre passioni.

Di fronte a questo scenario, #DM18 propone numerosi incontri con esperti che aiuteranno imprese e semplici cittadini a capire quali sono le nuove direttrici di sviluppo del web, da tutto quello che aiuta l’impresa e la crescita alle minacce che vengono dal web e ai rimedi per combatterle. Il lato buono e quello meno buono del web verranno raccontati nei tantissimi appuntamenti di DIGITALmeet, quest’anno sempre più impegnato – a fianco degli incontri di cartello – a raccontare l’alfabetizzazione. Tutti potranno approfittare di formazione sul digitale gratuita, da quella offerta dai volontari di DIGITALmeet assieme al gruppo Despar nei centri commerciali, a quella proposta dalla prestigiosa Fastweb Academy, a quella regalata ai dirigenti della Federazione Italiana Pallamano, dal bacino termale di AbanoMontegrotto al mondo del turismo, fino al Data Day proposto dai Giovani Industriali del Veneto assieme a Methode.

Tante occasioni, tante possibilità di capire meglio come utilizzare il web, tante opportunità, rigorosamente gratuite per colmare il cosiddetto “Digital Divide Culturale”, tra generazioni, culture, razze diverse. DIGITALmeet 2018 è questo e tanto altro ancora. Stay tuned!


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26 Settembre 2018

Comunicato Stampa

 

DIGITALmeet e Atenei del Nordest, il poker è servito

 Padova, Udine, Venezia e Verona raccolgono la sfida del festival
«Dal digitale un cambiamento culturale che coinvolge tutti»

 

Padova, 26 settembre 2018 – Si rinnova, e anzi si rafforza sempre più, il legame tra il mondo accademico e DIGITALmeet, il più grande e diffuso festival italiano sull’alfabetizzazzione digitale organizzato da Fondazione Comunica e Talent Garden Padova, che torna dal 17 al 21 ottobre e taglia il traguardo della sesta edizione. Il bilancio del 2017 parla di 143 eventi, 300 speaker e 19 mila presenze in dieci regioni, con molte occasioni di dialogo anche nelle Università. Del resto il digitale è un tema trasversale a diversi campi del sapere, che genera risvolti e contaminazioni dalle discipline scientifiche a quelle umanistiche. E così, anche quest’anno, i Magnifici Rettori di quattro Atenei del Nordest hanno deciso di scendere in campo al fianco del festival. Ecco le loro riflessioni.

Michele Bugliesi, Università Ca’ Foscari di Venezia

«Accogliamo con piacere anche quest’anno la proposta di aderire a DIGITALmeet. La cultura della digitalizzazione e la ricerca scientifica su questo tema sono ambiti nei quali Ca’ Foscari è intensamente impegnata, non solo sul piano accademico, ma anche sociale, economico e culturale. La sfida digitale attraversa tutti i campi della ricerca e può contribuire a migliorare la conoscenza e a innovare i processi; il rapporto tra imprese e università diventa pertanto strategico e imprescindibile per generare un impatto che porti allo sviluppo della società. Per questa ragione riconosciamo a iniziative come DIGITALmeet il valore che hanno nel contribuire a creare nuove sinergie e collaborazioni».

Alberto F. De Toni, Università di Udine

«Il mondo sta diventando sempre più digitale e di conseguenza l’analfabetismo informatico rappresenta un problema per l’intera società. Al pari della cosiddetta “immunità di gregge”, garantita dalla vaccinazione della popolazione, solo un’alfabetizzazione informatica diffusa e capillare consente di sfruttare appieno le potenzialità delle nuove tecnologie, senza dover rimanere ancorati a soluzioni ibride sopportandone i conseguenti costi ed inefficienze. Inoltre, sul fronte della sicurezza, l’esposizione ai cyber attacchi cresce al pari della diffusione delle tecnologie digitali e proprio la conoscenza rappresenta la prima fondamentale barriera».

Rosario Rizzuto, Università di Padova

«L’evoluzione tecnologica aiuta l’uomo a vivere meglio. Il digitale è ormai entrato nelle vite quotidiane di tutti noi e – giocoforza – lo sarà sempre di più. Ed ecco quindi la sfida che dobbiamo porci, come ricorda il tema di questa sesta edizione: tenere sempre l’uomo al centro di tutti i cambiamenti, rendere la tecnologia strumento massimo di inclusione. L’alfabetizzazione digitale è prima di tutto un cambiamento culturale che coinvolge tutti. Persone e campi diversi, dalla medicina allo sport, dall’arte al sociale. Una pervasività che DIGITALmeet, in questa sesta edizione, andrà ad analizzare, ribadendo così l’importanza fondamentale di una buona cultura digitale».

 Nicola Sartor, Università di Verona

«La trasformazione digitale è destinata a essere sempre più pervasiva sia nel mondo scientifico che nella vita quotidiana. All’Università compete un ruolo importante che si esprime a livello di ricerca, di trasferimento di conoscenza alle imprese, di divulgazione tra il pubblico. Pertanto con convinzione abbiamo accolto l’invito a contribuire al ricco programma di DIGITALMeet 2018. In particolare, i contributi dei docenti dell’Università di Verona attengono alla digitalizzazione della logistica del largo consumo e all’industria sanitaria 4.0 realizzabile grazie all’integrazione dei processi diagnostici, terapeutici e assistenziali con la robotica, l’informatica e l’intelligenza artificiale».

 «DIGITALmeet è nato, sei anni fa, dal mondo dell’impresa e dell’università, allargandosi poi all’infinita rete dell’associazionismo digitale, alla Pubblica Amministrazione, ad esperti ed appassionati – commenta Gianni Potti, presidente di Fondazione Comunica e founder DIGITALmeet Avere al nostro fianco i Magnifici Rettori delle Università del Nordest è un grande motivo di orgoglio e uno stimolo in più, che siamo sicuri contribuirà a rendere straordinaria quest’edizione di DIGITALmeet». 


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18 Settembre 2018

Comunicato Stampa

 

Talent Beer, la birra di DIGITALmeet che fa sognare
Il Birrificio Antoniano ha aperto le porte ai giovani di TAG e Liceo Bruni
La birra del festival (che torna dal 17 al 21 ottobre) si chiamerà Sogni? 
 

 

Padova, 18 settembre 2018 – Parola d’ordine: sognare. Si chiamerà proprio Sogni?, infatti, la birra che verrà distribuita ai partecipanti di DIGITALmeet, il più grande e diffuso festival italiano sul mondo dell’alfabetizzazione digitale che torna dal 17 al 21 ottobre e taglia il traguardo della sesta edizione. L’antipasto non poteva mancare e si chiama Talent Beer: in attesa di scoprire le novità del festival promosso da Fondazione Comunica e Talent Garden Padova, che nel 2017 ha coinvolto 19 mila visitatori, 300 speaker e 125 associazioni con 143 eventi in 70 location, ieri infatti il Birrificio Antoniano di Ronchi di Villafranca Padovana ha aperto le porte agli abitanti del Talent Garden (TAG) Padova e agli studenti del Liceo scientifico Romano Bruni, coinvolti in un progetto di alternanza scuola-lavoro per il secondo anno consecutivo.

 

Degustazioni e storytelling

Guidati da Luca Corterappis, Marketing Manager del Birrificio Antoniano, i giovani innovatori hanno degustato tre birre da 75 cl (una lager bionda, una bianca e una strong lager) senza nome né etichetta, utilizzando le loro competenze nell’ambito del digitale e della comunicazione per elaborare lo storytelling che accompagnerà le birre nel corso di #DM18. Dopo aver individuato alcune criticità del digitale e aver concordato che sognare è l’unico modo per risolverle, gli ospiti del Talent Beer hanno preso spunto dallo slogan del festival Scopri, usa, crea, sogna e hanno scelto come nome Sogni?, declinato in tre versioni come le tre birre che inviteranno proprio a scoprire, usare e creare per sognare. Trovato il nome e il filo conduttore, resta aperto il discorso del vestito: le etichette verranno preparate nei prossimi giorni e il pubblico di DIGITALmeet potrà scegliere quella ufficiale con il contest che verrà lanciato su www.digitalmeet.it.

 

Gli abitanti del TAG e gli studenti del Bruni

«Quello tra birra e digitale è un connubbio davvero interessante – commenta Dario Franco, un abitante del TAG – Molto spesso il momento birra ce l’abbiamo anche noi nel nostro Talent Garden e l’utilizzo del digitale nell’ambito della ristorazione è forte, dal controllo all’efficientamento interno allo svolgimento di attività di ristorazione. Noi possiamo aggiungere un po’ di creatività, freschezza e magari qualche idea nuova con le tecnologie che utilizziamo tutti i giorni e in questi ambiti sono poco conosciute».

«Quest’anno parteciperemo di nuovo con compiti di assistenza agli eventi, sempre nell’ambito dell’alternanza scuola-lavoro – spiega Alessandro Radaelli, insegnante del Liceo Bruni – Per i nostri ragazzi l’anno scorso è stato molto interessante seguire l’incontro col professor Federico Faggin, che ha raccontato la storia del microchip e l’avventura della nascita del computer».

 

L’appello ai giovani e il bello del digitale

 Sandro Vecchiato, cofondatore e General Manager del Birrificio Antoniano, ha lanciato un appello ai giovani che ieri hanno visitato lo stabilimento: «Dovete starci vicino ed esserci di aiuto. Abbiamo bisogno delle vostre idee e dei vostri cervelli. Imparate tanta teoria, poi la pratica venite a farla qua e insieme faremo grandi cose. Il digitale ci può portare nel futuro. Il futuro è fatto di giovani, di innovazione, di cambiamento. Bisogna guardare avanti, prendere delle sfide, guardarle in faccia e dire: io ci sono».

Ora non resta che prepararsi al festival. E Gianni Potti, presidente di Fondazione Comunica e Founder DIGITALmeet, anticipa i contenuti della prossima edizione: «Noi vogliamo raccontare un digitale bello. Sapiamo che ci sono le fake news, il problema dell’etica e tanti guasti, ma c’è un digitale che fa crescere le imprese, che fa vivere meglio, che ci migliora la vita e che addirittura ci allunga la vita. Con DIGITALmeet 2018 scopriremo tutto questo».

 



29 Agosto 2018

Fondazione Comunica e Talent Garden Padova lanciano DIGITALmeet Award 2018, un premio dedicato a tutti gli innovatori del digitale che mette in palio un’esperienza a Barcellona fra Talent Garden, hub innovativi, incontri di business matching e startup.

Il premio nasce per valorizzare nuove idee e soluzioni per progetti di innovazione digitale, diffondere l’innovazione portata dal mondo digitale e sostenere le migliori best-practices nelle attività di digitalizzazione. Le categorie sono quattro, proprio come lo slogan che accompagna DIGITALmeet dal 2013:

-“Scopri” per chi vuole alfabetizzare cittadini, imprese ed enti pubblici, raccontare le opportunità o divulgare i segreti del digitale;

-“Usa” per chi vuole promuovere l’esperienzialità, progettare e definire l’esperienza dell’utente all’interno di spazi complessi o rendere accessibili gli strumenti digitali;

-“Crea” per chi vuole sfruttare la sharing economy e sviluppare progetti innovativi utilizzando nuovi spazi di lavoro come coworking e fablab, applicare approcci e metodi innovativi a imprese strutturate o avviare collaborazioni innovative con strumenti digitali;

-“Sogna” per chi vuole studiare nuove opportunità e anticipare i trend del mercato digitale.

C’è l’imbarazzo della scelta
Le classi tecnologiche invece sono dieci: IoT, Digital technology platform, Intelligent apps, Virtual e augmented reality, Cloud computing, Artificial Intelligence e Machine Learning, ITC e energetic efficiency, Information security, Smart contract e smart working, Big Data Analysis. La giuria sarà formata da imprenditori, professionisti ed esperti di innovazione digitale, che valuteranno creatività, innovatività, potenzialità di mercato, sostenibilità, replicabilità, fattibilità e benefici apportati al target di riferimento.

Per partecipare c’è tempo fino al 5 ottobre.

Info su https://www.digitalmeet.it/digitalmeet-award/

 


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20 Agosto 2018

DIGITALmeet si avvicina sempre di più ed è tempo di svelare alcune importanti novità! In questi giorni Corriere Imprese e il gruppo Finegil (Il Mattino di Padova, Corriere delle Alpi, La Nuova di Venezia e Mestre, La Tribuna di Treviso) parlano di noi e raccontano qualche anteprima.

La sesta edizione riparte con il consueto approccio bottom up che valorizza gli input dei territori ma che si arricchisce di una consapevolezza maturata nel corso degli anni, anche per effetto degli spunti che ha raccolto dal Giappone: il digitale, prima ancora che tecnologia, è filosofia e politica. L’alfabetizzazione digitale è una sfida culturale che deve sempre mettere al centro l’uomo e tendere al traguardo dell’inclusione sociale, per vivere meglio e costruire insieme un futuro migliore.

Se negli anni scorsi DIGITALmeet aveva messo l’accento sull’ecosistema delle imprese e sui rischi del digitale, dalle fake news al cybercrime, quest’anno il festival mette in luce le nuove potenzialità del digitale e si rinnova in senso orizzontale. Si può dire che nell’edizione 2018 ci saranno tante prime volte: DIGITALmeet abbraccierà realtà che apprentemente hanno poco a che fare con il digitale come sport, arte, sanità e e servizi sociali, per dimostrare che al contrario la contaminazione può varcare tutte le barriere.

Corriere Imprese , 06.08.2018,

Il Mattino di Padova, Corriere delle Alpi, La Nuova di Venezia e Mestre, La Tribuna di Treviso, 20.08.2018


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1 Agosto 2018

DIGITALMEET 2018  LA VERA SFIDA DELL’UMANESIMO DIGITALE

Il digitale per vivere meglio

DIGITALmeet riparte con nuovo entusiasmo e passione, con il consueto approccio bottom up, dai territori, dalle associazioni, dalle imprese, dai cittadini, con una forte consapevolezza maturata nel corso degli anni: “il digitale, prima ancora che tecnologia, è filosofia e politica”. L’alfabetizzazione digitale è una sfida culturale che deve sempre mettere al centro l’uomo e tendere al traguardo dell’inclusione sociale, per vivere (ciascuno di noi e nelle nostre città) meglio e costruire insieme un futuro migliore. La persona al centro quindi di questa edizione 2018 di DIGITALmeet, in una sorta di innovativo “umanesimo digitale” ! Tradotto significa si alla tecnologia (con giudizio…), ma a monte serve la cultura digitale, quella che DIGITALmeet per il sesto anno di fila porta in tutta Italia! Conoscere, formarsi, informarsi per affrontare al meglio le nuove sfide della digital transformation.

Quest’anno #DM18, a fianco ai temi tradizionali dell’impresa, mette in luce le potenzialità del digitale pervasivo nella vita quotidiana: se gestito e conosciuto una grande opportunità per la crescita economica, ma prima ancora di ciascuno di noi, una grande opportunità di migliorare il mondo. A tal proposito nell’edizione 2018 ci saranno tante prime volte: DIGITALmeet abbraccerà realtà che apparentemente hanno poco a che fare con il digitale come sport, arte, sanità e servizi sociali, per dimostrare come la contaminazione possa varcare tutte le barriere. DIGITALmeet uscirà da incubatori e startup per scendere in campo con la Federazione Italiana di Pallamano, per entrare nelle gallerie dove gli artisti mescolano origami e robotica dando vita agli “oribotics”, per scoprire come la tecnologia aiuta le missioni estreme delle onlus impegnate in Africa, per scoprire come un esoscheletro fa ritrovare la mobilità, e molto, molto altro ancora.

Keep in touch con DIGITALmeet 2018 !

 


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26 Luglio 2018

Lo scorso 12 giugno presso l’Auditorium dell’Orto Botanico, si è tenuto l’evento “Alice nel Paese dell’Intelligenza Artificiale” promosso ed organizzato, nell’ambito di DIGITALmeet 2018, da beanTech. Visto il grande successo, Beantech ha organizzato un contest orientato ai modelli di Deep Learning.

Attraverso l’Intelligenza Artificiale, infatti, il mondo reale già oggi viene riflesso in un’immagine virtuale, così come il quotidiano di Alice si riconfigurava nello specchio dei suoi sogni.

Che tu sia studentestartup o semplicemente appassionato di Machine Learning, misura le tue conoscenze in ambito AI costruendo un modello di Deep Learning per la classificazione di immagini. Ti forniremo un dataset di immagini reali divise in due categorie (OK vs KO) e un ambiente di sviluppo basato su Python; l’obiettivo sarà riuscire a classificarle in modo più accurato possibile.

Iscriviti al Contest!