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4 Febbraio 2025

Al via oggi la seconda edizione della Settimana nazionale delle discipline scientifiche, tecnologiche, ingegneristiche e matematiche (STEM), istituita con la legge 24 novembre 2023, n. 187.

In occasione di questa settimana, Il Ministero dell’Università e della Ricerca (MUR) promuove e diffonde, attraverso i propri canali istituzionali e social, iniziative volte a sensibilizzare e suscitare interesse verso queste discipline, fondamentali per incentivare l’innovazione e lo sviluppo del settore nel nostro Paese. L’obiettivo di questa iniziativa è, infatti, quello di stimolare la curiosità e la passione per le materie scientifiche nelle giovani generazioni, in ottica di crescita formativa e occupazionale degli studenti e delle studentesse che formeranno il tessuto sociale dell’Italia di domani.

Stimolare nelle giovani generazioni l’interesse per le discipline STEM è un’iniziativa strategica per il Paese, poiché queste aree sono sempre più cruciali nei processi di cambiamento che stanno caratterizzando i nostri sistemi economici, sociali e produttivi.

Per saperne di più: https://shorturl.at/gMnWK 


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27 Gennaio 2025

Il Piano Triennale per l’informatica nella Pubblica Amministrazione 2024-2026 riporta le linee di azione per promuovere la trasformazione digitale del settore pubblico e del Paese.
La strategia alla base del Piano triennale nasce dalla necessità di ripensare alla programmazione della digitalizzazione delle pubbliche amministrazioni basata su nuove leve strategiche, tenendo conto di tutti gli attori coinvolti nella trasformazione digitale del Paese e degli obiettivi fissati per il 2030 dal percorso tracciato dalla Commissione europea per il Decennio Digitale.

Il 23 gennaio 2025 l’Agenzia per l’Italia Digitale ha ufficialmente presentato l’aggiornamento del piano, che introduce diverse modifiche significative nella struttura e nei contenuti di questo.
L’aggiornamento 2025 è stato necessario al fine di introdurre nuovi elementi, allinearsi a scenari e normative in continua evoluzione e fornire dati aggiornati sui cambiamenti del contesto. Di conseguenza, è stato possibile adeguare le relative linee di azione. Le principali novità del Piano includono:

  • l’inserimento dei temi relativi all’IT Wallet, alla Data Quality ed alla dematerializzazione documentale, una novità significativa che si allinea con le strategie europee sull’identità digitale
  • l’introduzione di 11 nuovi strumenti operativi: vademecum RTD (Responsabile della transizione digitale), RTD diffuso, strategie di trasformazione digitale nei PIAO (Piano integrato di attività e organizzazione), mappatura di iniziative strategiche, appalti innovativi nel settore della mobilità cooperativa, connessa e automatizzata, sportello digitale INAIL (Istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro), strategia data governance INAIL, approccio INAIL all’intelligenza artificiale, centro di competenza regionale per l’intelligenza artificiale nella pubblica amministrazione, validatore semantico, modello ITD (idoneità tecnico professionale) per presidi e comunità territoriali a garanzia dei diritti di cittadinanza digitale.

Per maggiori informazioni visita il sito https://www.agid.gov.it/it/agenzia/piano-triennale


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21 Gennaio 2025

L’intelligenza artificiale sta rivoluzionando il mondo del lavoro, proponendo soluzioni innovative che ne semplificano svariate attività. Tuttavia, si sta aprendo un ampio dibattito sui rischi legati alla possibile sostituzione di numerosi posti di lavoro da parte di questa tecnologia.

L’intelligenza artificiale è una delle principali forze di trasformazione aziendale, capace di analizzare grandi quantità di dati per migliorare la vita lavorativa. Alcuni temono che l’IA possa sostituire interamente o parzialmente molte professioni, come quelle che riguardano la produzione di contenuti, la gestione amministrativa e il marketing. In aggiunta, l’utilizzo dell’IA solleva anche diverse preoccupazioni in merito alla privacy.

Ciononostante, molti sostengono che l’IA potrà integrare le competenze dell’uomo, migliorando l’efficienza e la produttività senza sostituire interamente i lavoratori. Come riporta il Future of Jobs Report 2025 del Forum economico mondiale, l’adozione dell’IA implicherà una crescente domanda di lavoro in Italia fino al 2030, trasformando profondamente il mondo del lavoro. In particolare, si prevede una crescita dei settori legati alla tecnologia, ai dati e all’assistenza, ma anche dei lavori agricoli, edili e del settore delle consegne. Al contrario, molte professioni come quelle amministrative e dei servizi sono destinate a diminuire.

Le competenze più richieste saranno quelle tecnologiche, come quelle legate ai big data e alla cybersecurity, insieme a quelle umane, come il pensiero creativo e la resilienza. Questo comporterà una necessaria riqualificazione del personale per stare al passo con lo sviluppo tecnologico delle aziende. Per avere successo nel mercato del lavoro del futuro sarà necessario sviluppare un mix equilibrato di competenze tecniche e trasversali. Molte professioni dovranno adattarsi o verranno sostituite dalle nuove tecnologie, specialmente quelle basate su compiti più ripetitivi. La carenza di competenze resta un ostacolo importante alla trasformazione aziendale. Per questo, sarà altrettanto fondamentale un’azione congiunta tra pubblico, privato e istruzione per colmare la di competenze. La combinazione di competenze tecniche e umane sarà cruciale per affrontare il mercato del lavoro del futuro, un mercato in continua evoluzione.


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17 Dicembre 2024

Articolo di Luca Giuman

In un mondo sempre più interconnesso e tecnologicamente avanzato, l’inclusività nella progettazione delle tecnologie è diventata una questione cruciale. Questo potenziometro, che agisce su tutti e tre i canali – economico, sociale e tecnologico – garantisce che le tecnologie siano sviluppate in modo equo e senza perpetuare bias o esclusioni. Coinvolgere diverse comunità nella progettazione delle tecnologie aiuta a creare strumenti che rispondano ai bisogni di tutti e non solo di una minoranza privilegiata.

La necessità di un approccio inclusivo
La tecnologia ha il potenziale di trasformare le nostre vite in modi straordinari, ma solo se è progettata con un approccio inclusivo. Troppo spesso, le tecnologie vengono sviluppate senza considerare le esigenze di tutte le comunità, portando a esclusioni e disuguaglianze. Un approccio inclusivo alla progettazione delle tecnologie significa coinvolgere persone di diverse etnie, generi, età, abilità e background socio-economici nel processo di sviluppo. Questo non solo garantisce che le tecnologie siano accessibili a tutti, ma promuove anche l’innovazione, poiché diverse prospettive possono portare a soluzioni più creative e efficaci.

Bias nella tecnologia: un problema persistente
Uno dei principali ostacoli all’inclusività nella progettazione delle tecnologie è il bias. I bias possono essere introdotti in vari modi, ad esempio attraverso i dati utilizzati per addestrare gli algoritmi o attraverso le decisioni prese dai progettisti. Questi bias possono portare a tecnologie che discriminano determinate comunità o che non rispondono adeguatamente alle loro esigenze. Ad esempio, i sistemi di riconoscimento facciale hanno dimostrato di avere tassi di errore più elevati per le persone di colore rispetto a quelle bianche. Per affrontare questo problema, è essenziale adottare pratiche di progettazione etica e inclusiva, che considerino e mitighino i bias fin dalle prime fasi dello sviluppo.

Coinvolgere le comunità nella progettazione
Coinvolgere le comunità nella progettazione delle tecnologie è un passo fondamentale per garantire l’inclusività. Questo può essere fatto attraverso vari metodi, come workshop partecipativi, sondaggi e focus group. L’obiettivo è raccogliere input e feedback da una vasta gamma di utenti potenziali, in modo da comprendere meglio le loro esigenze e preoccupazioni. Inoltre, è importante che le comunità siano rappresentate nei team di progettazione e sviluppo, in modo che possano influenzare direttamente le decisioni e le priorità.

Benefici dell’inclusività nella progettazione
L’inclusività nella progettazione delle tecnologie non è solo una questione di giustizia sociale, ma porta anche a numerosi benefici pratici. Tecnologie più inclusive tendono ad essere più user-friendly e accessibili, il che può aumentare la loro adozione e successo sul mercato. Inoltre, un approccio inclusivo può aiutare a prevenire problemi legali e reputazionali legati alla discriminazione e all’esclusione. Infine, coinvolgere diverse comunità nella progettazione può portare a innovazioni che altrimenti non sarebbero state possibili, poiché diverse prospettive possono stimolare nuove idee e soluzioni.

Esempi di progettazione inclusiva
Ci sono numerosi esempi di progettazione inclusiva che dimostrano i benefici di questo approccio. Ad esempio, Microsoft ha sviluppato il controller Xbox Adaptive, un dispositivo progettato per essere utilizzato da persone con disabilità. Questo controller è stato sviluppato in collaborazione con la comunità dei disabili, raccogliendo feedback e input per garantire che rispondesse alle loro esigenze. Un altro esempio è il progetto di Google per migliorare l’accessibilità dei suoi prodotti, come Google Maps, per le persone con disabilità visive. Questi esempi dimostrano come un approccio inclusivo possa portare a tecnologie più accessibili e utili per tutti.

Conclusione
In conclusione, l’inclusività nella progettazione delle tecnologie è un potenziometro essenziale per garantire che le tecnologie siano sviluppate in modo equo e senza perpetuare bias o esclusioni. Coinvolgere diverse comunità nella progettazione delle tecnologie aiuta a creare strumenti che rispondano ai bisogni di tutti e non solo di una minoranza privilegiata. È tempo di adottare un approccio inclusivo alla progettazione delle tecnologie, per promuovere l’equità, l’innovazione e il benessere collettivo.


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11 Dicembre 2024

E’ in arrivo un nuovo evento sul tema Smart City: Videosorveglianza e Privacy: approccio pratico tra normativa, impatto privacy, AI e cybersecurity, seminario pratico di approfondimento e applicazione in programma martedì 17 dicembre.

Agli sviluppi tecnologici non sfugge la videosorveglianza, che vede crescere algoritmi di intelligenza artificiale sempre più complessi e invasivi della privacy.
La città intelligente è sempre più un sistema cyberfisico dove cresce l’integrazione con sistemi avanzati di videosorveglianza, come quelli basati sulla videoanalisi, principalmente per finalità di sicurezza urbana, ma anche di monitoraggio del traffico veicolare e persino sorveglianza rifiuti.
ll convegno, dal taglio narrativo dinamico e stimolante, si propone di far acquisire ai partecipanti un inquadramento che spazia tra disciplina di protezione dei dati, DPIA, innovazione tecnologica, complessità normative, applicative. Tutti elementi indispensabili per una moderna progettazione integrata che valorizzi l’impiego delle migliori tecnologie al servizio della smart city.

Scopri il programma dell’evento


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29 Novembre 2024

Si è conclusa la Startup Marathon, il contest per startup organizzato da Area Science Park, UniCredit e Fondazione Comunica, con una cerimonia tenutasi martedì 26 novembre presso la sede UniCredit di Milano. Tra le oltre 60 startup e PMI innovative, provenienti da incubatori, acceleratori, centri di ricerca e università di tutta Italia, sono state selezionate dieci finaliste da una giuria composta da imprenditori, investitori ed esperti del settore.
Le dieci startup finaliste, operanti in settori quali intelligenza artificiale, materiali innovativi, nutraceutica, agritech, healthcare, gaming, mobilità elettrica e innovazione medica, hanno concorso per l’accesso al programma di accelerazione UniCredit Start Lab.

La vittoria finale è andata a Soundsafe Care, supportata dal Polo Tecnologico di Navacchio. La startup ha sviluppato un dispositivo che, tramite ultrasuoni focalizzati, offre una soluzione non invasiva e senza farmaci per il trattamento del cancro al fegato, riducendo così complicazioni e costi ospedalieri. Grazie a una tecnologia avanzata di imaging e automazione, il dispositivo migliora la precisione del trattamento e accorcia i tempi di intervento. Soundsafe Care ha inoltre vinto il premio per la migliore startup a maggioranza femminile, che le permette di partecipare al programma di internazionalizzazione BoostHerUp, promosso da Area Science Park.

Al secondo posto si è classificata un’altra startup med-tech, la torinese Impavid, candidata al contest da G-Factor, incubatore della Fondazione Golinelli. Impavid ha sviluppato un innovativo patch cardiaco biodegradabile per contrastare l’insufficienza cardiaca post-ischemica. Questo patch biomimetico e bioriassorbibile ricrea la struttura del tessuto miocardico, favorendo il recupero delle cellule e adattandosi al ritmo del cuore. Destinato inizialmente agli interventi di bypass, rappresenta una soluzione sicura e meno invasiva, migliorando la qualità della vita dei pazienti. Con un forte potenziale nei mercati USA ed Europa, il prodotto risponde alla crescente domanda di tecnologie avanzate in cardiologia.

Al terzo posto si è classificata la leccese BeadRoots, supportata da Eatable Adventures. BeadRoots sviluppa un idrogel naturale e biodegradabile derivato dalle alghe, capace di trattenere e rilasciare l’acqua in modo efficiente, migliorando la produttività agricola e riducendo gli sprechi idrici, soprattutto nelle aree colpite dalla siccità. Rispetto ai prodotti sintetici, questo gel è ecologico e supporta i microrganismi del suolo senza impatti negativi.

Le startup vincitrici avranno inoltre la possibilità di accedere in via privilegiata alla preselezione per la missione nazionale al CES di Las Vegas.


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20 Novembre 2024

Prosegue la serie di eventi DIGITALmeet sul tema della Smart City: il 9 dicembre l’appuntamento è al Teatro della Tosse di Genova con La città ti guarda videosorveglianza, protezione dei dati e cybersecurity nell’ecosistema urbano di una smart city, evento organizzato da Ethos Media Group.

“La città ti guarda” non è semplicemente un seminario, ma un’opportunità per esplorare il futuro delle nostre città. Esperti, innovatori e professionisti del settore si incontreranno per tracciare un percorso verso città più sicure, connesse e consapevoli dell’importanza dei dati nella vita quotidiana.

La città intelligente si sta trasformando sempre più in un sistema cyberfisico, dove si intensifica l’integrazione con soluzioni avanzate di videosorveglianza, come quelle basate sulla videoanalisi. Questi sistemi, nati principalmente per la sicurezza urbana, sono utilizzati anche per monitorare il traffico veicolare, solo per citarne alcuni, e per il controllo degli accessi alle infrastrutture.

Il convegno, caratterizzato da un approccio narrativo e dinamico, offrirà ai partecipanti una panoramica che spazia dalla protezione dei dati (DPIA), all’innovazione tecnologica, passando per le sfide normative e applicative. Questi aspetti sono fondamentali per una progettazione moderna ed integrata, che valorizzi l’utilizzo delle migliori tecnologie al servizio delle Smart City.

L’innovazione non si ferma qui: le Smart City necessitano di infrastrutture avanzate di cyber security e soluzioni di Urban Security che uniscano le tecnologie più innovative per garantire una città sicura e resiliente.

Per maggiori informazioni e iscrizioni clicca qui


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30 Ottobre 2024

Si chiude la dodicesima edizione di DIGITALmeet, promosso da Fondazione Comunica, con la conferma della missione che il Festival si era riproposto all’origine: portare in tutta Italia la cultura e il linguaggio del digitale. Quest’anno non sono mancate le riprove: da Bologna a Roma, da Salerno a Terni, da Trento a Bari a Torino. In ogni regione sono state proposte iniziative nuove e di grande livello. Sorprendenti le partecipazioni anche nei piccoli centri: a Cavarzere, in provincia di Venezia, centinaia di persone – giovani e meno giovani – hanno partecipato ai dibattiti e animato l’inaugurazione dei laboratori di domotica e robotica all’Istituto Marconi. La Fondazione Saccone di Montecorvino Pugliano (Salerno), nell’ambito del progetto “EduCare”, ha organizzato un “Kid Coding Lab” al quale hanno partecipato decine di bambini di età tra i 10 e 14 anni. Progetto che prosegue da anni in partnership con DIGITALmeet, finanziato dal Dipartimento per le politiche della famiglia della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Gianni Potti, ideatore e fondatore di DIGITALmeet, commenta: “la nostra sfida è l’alfabetizzazione digitale. Siamo partiti 12 anni fa, quando non era proprio di moda occuparsi di questi temi, compresa l’Intelligenza Artificiale, ma siamo fieri di essere arrivati fino ad oggi perché vedo un proliferare di iniziative, anche nei piccoli centri: segno che la diffusione sta diventando capillare. Tanti volontari “ambassador”, i digital evangelist sparsi per tutta Italia, fanno un lavoro eccellente di alfabetizzazione e divulgazione. Ci piacerebbe vedere il digitale diventare materia obbligatoria di insegnamento nelle scuole, già dalle elementari, e su questo invito la Politica a occuparsene. La nostra è una visione ottimistica rispetto al digitale, che è una vera e propria rivoluzione industriale, sociale ed economica. È vero che, tra Intelligenza Artificiale, applicazioni quantistiche e altro che verrà, si perderanno posti di lavoro. Si stima che solo in Europa, entro la fine del decennio, oltre 20 milioni di persone potrebbero restare senza un’occupazione perché sostituiti dalla robotizzazione o dall’IA. Ma è anche vero che, proprio grazie alle nuove tecnologie, si potranno guadagnare altrettanti posti di lavoro grazie alle nuove professioni che stanno nascendo. Ma dobbiamo assolutamente accelerare sulla digitalizzazione per tutti!”

I numeri di DIGITALmeet 2024 sono in trend positivo rispetto agli anni scorsi: centinaia di eventi e iniziative alle quale hanno partecipato tantissimi speaker (oltre 300), massimi esperti dei diversi aspetti: dal matematico-informatico Alessandro Sperduti, al fisico inventore del microchip Federico Faggin, dallo psicologo dell’Università di Manchester che insegna a guardare e a parlare ai robot Angelo Cangelosi al docente di ingegneria quantistica Paolo Villoresi. E poi esperti e docenti di Cybersecurity come Mauro Conti il professor Emanuele Menegatti che con il campione paralimpico di nuoto, Francesco Bettella, ha mostrato esoscheletri e “neurorobot” che assistono i disabili.

Grande supporto e partecipazione anche da parte dei partner di DIGITALmeet 2024 che contribuiscono, come ogni anno, alla diffusione della cultura digitale e, anche quest’anno, hanno proposto corsi, webinar e approfondimenti personalizzati.
Il mercato dell’Intelligenza Artificiale, in Italia, nel 2023 è cresciuto del 52% raggiungendo il valore di 760 milioni di euro. Le dimensioni del mercato mondiale dell’intelligenza artificiale raggiungeranno 184 miliardi di dollari a fine 2024. “E’ un mercato in continua crescita – conclude Potti – e nel quale si riesce a stare soltanto con risorse umane che abbiamo competenze adeguate, imprese innovative e una Pubblica amministrazione efficiente.”

La prossima edizione di DIGITALmeet, la 13esima, si svolgerà dal 20 al 25 ottobre 2025.  


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29 Ottobre 2024

L’Istituto “G.Marconi” di Cavarzere chiude la settimana DIGITALmeet presso il teatro Tullio Serafin con la presentazione, e successiva inaugurazione, dei due nuovi laboratori di robotica e domotica in dotazione al corso Made in Italy “Produzione e progettazione di impianti elettrici di automazione e robotica”.
Con grande soddisfazione l’Istituto Marconi di Cavarzere ha inaugurato i nuovi laboratori di robotica e domotica nella mattinata di giovedì 24 ottobre, in occasione della chiusura della settimana “DigitalMeet 2024”. L’evento, vero e proprio contenitore di incontri, dibattiti e approfondimenti legati al digitale, è stato ospitato quest’anno a Cavarzere, grazie all’impegno dell’Università Popolare e della sua presidente, Annamaria Cerbone, che ha dato il via alla manifestazione il 22 ottobre, con una tavola rotonda dal titolo “Come l’intelligenza artificiale sta rivoluzionando i processi produttivi”.
Giovedì 24 ottobre il dibattito dal titolo “IA, robotica e domotica: quali sistemi e quali professionalità per i nuovi scenari produttivi” ha visto l’intervento di Gianni Potti, presidente di Fondazione comunica e fondatore di DIGITALmeet, di Emanuele Menegatti, professore ordinario di Robotica Intelligente all’Università di Padova, del Dott. Sivieri Douglas titolare dell’azienda ITCore S.p.a di Brescia -azienda che ha fornito i nuovi laboratori digitali- dell’ing. Trevisan Francesco docente del Polo Tecnico Professionale G. Marconi che ha curato e coordinato con grande impegno e professionalità l’allestimento dei laboratori e, naturalmente, della Dirigente scolastica, Dott.ssa Daniela Boscolo.
Temi di grande attualità quali l’alfabetizzazione digitale, la domotica e la robotica al centro del dibattito dei relatori, argomenti che gli allievi saranno chiamati a studiare ed approfondire per assecondare le richieste di un mercato in continua evoluzione alla ricerca di tecnici del settore; da oggi l’Istituto Marconi di Cavarzere sarà ancora più in grado di offrire ai suoi studenti un’offerta formativa all’avanguardia con le nuove dotazioni digitali del corso Made in Italy.
Tutti i relatori concordano nel considerare le nuove tecnologie come una grande opportunità per le nuove generazioni che necessita però, per non divenire una minaccia, di una corretta e competente formazione sulle modalità di utilizzo consapevole.
Sottolinea la dirigente scolastica come l’I.A e la tecnologia siano importanti e fondamentali strumenti che devono però continuare a restare a disposizione della persona, la quale deve conseguire una formazione ricca e completa che non perda di vista l’importanza delle discipline tradizionali e sia volta a formare dei cittadini consapevoli che sapranno fare un uso responsabile delle nuove tecnologie.
Ribadisce la Dirigente che tutte le linee di finanziamento del PNRR non sono a favore della scuola bensi dei suoi alunni; importanti azioni sono state intraprese dall’Istituto Veronese Marconi contro la dispersione scolastica, il potenziamento delle competenze di base e la diffusione delle competenze digitali dei suoi allievi e di tutto il corpo docente. Attenti ed interessate ai temi trattati le classi 1^ e 2^ Made in Italy, che saranno tra le prime classi ad utilizzare i nuovi dispositivi nei laboratori, e tutte le classi quinte del Marconi presenti all’evento, sicuramente importante anche per il loro orientamento post diploma.
Partecipato l’intervento dell’Amministrazione Comunale nelle persone del Sindaco, Avv. Pierfrancesco Munari, e dell’assessore alla cultura Ilaria Turatti che, con grande entusiasmo, al termine del dibattito si sono trasferiti assieme ai relatori e al direttivo dell’Università popolare, presso l’ISTITUTO MARCONI per l’inaugurazione, con taglio del nastro, dei due
nuovi laboratori digitali.
Il Marconi di Cavarzere ringrazia per il grande lavoro svolto, la prof.ssa Anna Cerbone Presidente dall’Università popolare promotrice dell’evento e partner di preziose iniziative che vedono il costante coinvolgimento del POLO TECNICO PROFESSIONALE G. MARCONI, la prof.ssa Rando Raffaella referente del Plesso che ha coadiuvato i lavori preparatori al convegno ed il prof. Baron Albis che ha curato la parte grafica per la promozione dell’evento stesso.
Naturalmente un grande grazie va al prof. Trevisan Francesco ideatore dei nuovi laboratori, al team dei docenti dell’area tecnico pratica coinvolta nell’allestimento degli ambienti, del personale ATA dell’area digitale e del personale ATA tutto.
I più sentiti ringraziamenti vanno all’Amministrazione Comunale sempre pronta a sostenere le iniziative del nostro Istituto nell’ottica di offrire occasioni di formazione e crescita ai suoi
giovani cittadini.
Il Marconi ringrazia infine tutto il corpo docente, per il lavoro incessante volto a formare nuove figure professionali all’avanguardia, e la sua lungimirante Dirigente.

Il gruppo di lavoro per l’Orientamento
IIS G. MARCONI CAVARZERE


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28 Ottobre 2024

Sabato 19 ottobre è stato redatto “Il Manifesto di Piediluco” 2024, un documento che contiene le linee programmatiche per sostenere la trasformazione digitale del Paese agendo sulla diffusione delle tecnologie e sullo sviluppo delle competenze digitali per tutte le fasce della popolazione.

Nel Manifesto viene discusso l’impatto dell’Intelligenza Artificiale e della digitalizzazione sulla società, evidenziando che il cambiamento non riguarda solo la comunicazione, ma anche le relazioni e la comprensione del mondo. Sottolinea la necessità di un’educazione diffusa per consentire ai cittadini di affrontare consapevolmente queste trasformazioni. L’AI deve essere utilizzata per affrontare sfide globali come la sostenibilità, in linea con gli obiettivi dell’Agenda ONU 2030. È necessaria una regolamentazione che promuova una sensibilità critica, soprattutto tra i giovani, e un dialogo globale che garantisca inclusione e rispetto delle diversità. Infine, si evidenzia l’importanza di politiche economiche che favoriscano l’innovazione, tutelando i diritti dei lavoratori e dei consumatori.

Scarica il Manifesto di Piediluco 2024