La rivoluzione dell’Internet of Things
di Luca Giuman
L’Internet of things sarà la chiave di volta per la prossima rivoluzione nella produzione di beni e servizi. Esempi di una società in continua evoluzione in cui possiamo già intravedere, ad esempio, confezioni di medicinali che sono in grado di riferire a un medico quando il paziente ha effettivamente preso le sue pillole o bottiglie di vino che ci avvertono quando hanno raggiunto la temperatura ottimale per essere consumate.
Come ogni tecnologia emergente, anche l’IoT pone le sue sfide, in particolare in merito alla possibilità di raggiungere degli standard unificanti per tutti i produttori. Ad ora infatti, il mercato è fortemente frammentato al punto di non permettere l’interazione tra “things” di produttori diversi, obbligando spesso l’adozione dell’intera filiera IoT di uno specifico produttore invece di poter usufruire dell’integrazione di componenti con caratteristiche fortemente eterogenee. Tuttavia lo sforzo della comunità open source è forte in questa direzione e mira alla definizione di protocolli standard di comunicazione che possano decretare una vera e propria rivoluzione del mondo connesso.
Manifattura
Il mondo industriale si presta particolarmente all’integrazione con l’IoT visto il suo forte legame con le metriche e la sensoristica in generale. Le reti di sensori a basso consumo sono infatti uno dei primi storici impieghi dell’Internet of Things, reti in grado di coprire grandi distanze e di fornire in tempo reale e tempestivo misurazioni ed allarmi. La fabbrica del futuro sarà pervasa da piccoli sensori che monitoreranno lo stato e le performance degli impianti industriali riversando e centralizzando grandi moli di dati su semplici tablet che li visualizzeranno con indicatori di rapida interpretazione.
Inoltre il monitoraggio della sicurezza e qualità degli ambienti di lavoro sarà delegata a “things” in grado di interagire tra loro autonomamente, per esempio ventilando tempestivamente ambienti nocivi o agendo direttamente sui macchinari in funzione.
La vendita al dettaglio
L’esperienza di vendita al dettaglio che si avrà in futuro potrebbe comportare per i venditori un vero cambiamento: la stampa di etichette intelligenti dei loro prodotti rappresenterebbe una piccola rivoluzione. Gli acquisti dell’utente, effettuati attraverso queste etichette che sono state semplicemente stampate, saranno poi passati attraverso uno scanner all’uscita del negozio dove avverrà la consegna. E questo diventerà possibile per oggetti diversissimi: dall’elettronica alle tazze di caffè. Inoltre, tutto quello che verrà “introdotto” nel proprio carrello sarà automaticamente riconosciuto e il costo detratto da una carta di credito registrata.
Attraverso l’impiego di piccoli emettitori a basso consumo e smartphone, la posizione del cliente potrà essere rilevata nelle varie aree di un punto vendita, permettendo di raggiungerlo con informazioni specifiche riguardanti i prodotti presenti nel reparto in cui si trova e proponendogli offerte e proposte mirate che possano soddisfare i suoi interessi.
Con il proprio smartphone, il cliente potrà anche interagire con elementi multimediali (vetrine, espositori, ecc) scoprendo di più sulll’origine e storia dei prodotti e loro caratteristiche, venendo coinvolto in esperienze interattive che stuzzichino il suo interesse.
Moda e Fashion
Il fashion è stato tra i primi ad adottare come sue le nuove tecnologie intelligenti sviluppate dall’IoT. Sono moltissime, oggi, le app che permettono di mostrare foto di vestiti o accessori che possano informare l’utente e guidarlo all’interno del negozio per trovare il capo d’abbigliamento a cui è interessato.
Anche il coinvolgimento dei clienti si gioverà dell’introduzione nei negozi di applicazioni connesse, trasformando l’acquisto e la scelta del capo in una vera e propria esperienza. I camerini interattivi per esempio, permetteranno al cliente di provare il capo ritrovandosi in uno scenario proiettato che lo contestualizzi. Con un semplice gesto ognuno potrà ricevere consigli su capi da abbinare e su quello che hanno scelto altre persone, interagendo con il proprio personal shopper virtuale. Le aziende avranno modo di acquisire dati qualitativi sulle scelte dei propri clienti e di soddisfare sempre di più il singolo utente massimizzando il valore della sua personalità e dei sui gusti.
Sensori nei documenti e servizi alle professioni
Aziende come la PragmatIC Printing, che sta sviluppando dei chip che contribuiranno concretamente allo sviluppo dell’IoT, hanno inserito nell’intestazione dei loro documenti legali alcuni piccolissimi sensori, visibili con gli smartphone, attraverso i quali verificarne e confermarne l’autenticità. Un’altra possibilità che si sta diffondendo è quella di usare sensori simili per quelle marche da bollo che devono essere pagate per prodotti come l’alcol o le sigarette.
Medicina e salute
Ad oggi, non crea scalpore, il fatto che molte persone utilizzano alcune particolari tecnologie, installate all’interno della loro casa che possono misurare la pressione sanguigna, il loro peso o il livello di ossigeno presente nei loro soggiorni. Il tutto azionando con un dito dei semplici sensori. Tutti i dettagli relativi a questi dati vengono poi inviati in un centro di monitoraggio che può essere visualizzato attraverso il televisore o altri visori. Allo stesso modo molti dottori possono analizzare lo stato di salute dei loro pazienti lungodegenti con dei sistemi di monitoraggio che funzionano in remoto, senza così perdere di vista il percorso di cura stabilito per ciascuno di essi.
Nell’ambito health alcune startup stanno lavorando su contenitori intelligenti di medicinali, in grado di ricordare al paziente tramite notifiche, le scadenze per l’assunzione del farmaco. Questi dispositivi saranno connessi in cloud ai servizi sanitari, che saranno in grado di cambiare le prescrizioni e allo stesso tempo di essere notificati nel caso in cui si verifichino dinamiche anomale nell’assunzione del farmaco.
Sono inoltre al vaglio, sistemi IoT per la disposizione delle prescrizioni in funzione dei valori monitorati da remoto dal medico, per sostituire i metodi tuttora impiegati che restano al momento arcaici.
Per quanto riguarda la salvaguardia di uno stile di vita sano, si possono ricordare i fitness tracker, sempre più indipendenti dagli smartphone, che allertano l’individuo laddove la sedentarietà raggiunga livelli eccessivi, e i dispositivi legati al food che permettono di controllare per esempio il livello di liquidi assunti quotidianamente ed i relativi valori calorici.