Obiettivo DM19: superare il dibattito sul ruolo dell’uomo rispetto al digitale.
DIGITALmeet giunge alla settima edizione con un obiettivo ben preciso: superare il dibattito sul ruolo dell’uomo rispetto al digitale. Quello formato da uomo e digitale infatti è un binomio inscindibile, sia nella vita privata che in ambito professionale. Certo, i rischi sono sempre dietro l’angolo e non vanno sottovalutati. Quello della cybersecurity, ad esempio, rimane un tema centrale. Ma oggi, quando si parla di rinascimento digitale, bisogna abbandonare ogni titubanza e dire le cose come stanno: l’uomo è il fine e resta saldamente al centro, la tecnologia è una miniera che lo proietta nel futuro e lo aiuta a vivere meglio. Le soluzioni digitali infatti consentono a tutti di essere presenti sul mercato globale, facendo aumentare in maniera esponenziale la quantità di idee e informazioni che l’uomo può tradurre in azioni e riflessioni.
Nato in Veneto nel 2013, DIGITALmeet si è allargato nel corso degli anni fino a coprire tutta Italia: l’anno scorso abbiamo portato 152 eventi e 320 speaker in 16 regioni, per un totale di 21 mila partecipanti. Numeri che consacrano DIGITALmeet come il festival di riferimento del settore, e il digitale come un tema cruciale per il Paese. La sfida che lanciamo ogni anno, in maniera sempre più vasta e più diffusa in tutta Italia, consiste nel portare pillole di alfabetizzazione a cittadini e imprese. Una novità di DIGITALmeet si può già intuire dal logo, che quest’anno si tinge di verde per far capire che dedicheremo grande attenzione al tema della sostenibilità in tutte le sue declinazioni, dal risparmio energetico alla mobilità, dal turismo all’agricoltura. Il logo ha cambiato colore tutti gli anni, ma stavolta la scelta del verde non è casuale. Un’altra novità riguarda il format degli incontri, che saranno più snelli per facilitare gli speaker nel trasmettere qualcosa da portare a casa e conservare.
Poi, come di consueto, ci saranno diverse digistar. L’evento principale andrà in scena il 25 ottobre e ospiterà Venkatramanan Siva Subrahmanian, docente di Cybersecurity, Technology e Society al Dartmouth College di Hanover (Stati Uniti), uno dei leader mondiali nel campo delle logiche probabilistiche. Negli ultimi anni il professor Subrahmanian ha sviluppato una serie metodi innovativi per analizzare e prevedere i comportamenti di gruppi terroristici come Hezbollah, Lashkar-e-Taiba e i Mujahideen indiani.