Intelligenza artificiale: grande tema dell’anno

18 Settembre 2023
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Prosegue il conto alla rovescia per DIGITALmeet 2023!

E ad oggi siamo arrivati a un mese dal primo evento previsto domenica 22 ottobre a Vicenza. Ma non sveliamo le sorprese – che sono tante – piuttosto andiamo a capire meglio come evolve l’intelligenza artificiale e come decolla il metaverso…

Doverosa premessa, DIGITALmeet 2023 discuterà di questi ed altri temi tecnologici ed etici, ma offrirà al nostro pubblico le famose “due campane”… Ovvero chi la pensa in un modo e chi in un altro. E dal dibattito che faremo in tante occasioni ognuno di noi si farà la propria idea, o magari avrà più confusione di prima. Ma come diciamo da tempo, l’importante è surfare l’onda e non esserne travolti… In una parola è fondamentale che ognuno (magari grazie alle opportunità di grande livello che offre DIGITALmeet ) si faccia la propria idea su quel determinato argomento.

A tal proposito, cosa pensano gli italiani dell’intelligenza artificiale (fonte SWG)?

Oggi quasi tutti abbiamo sentito parlare di IA (96%, +14 punti dal 2019). Giovani più esposti al tema, capace però di catturare l’attenzione anche di 8 Boomer su 10. Insomma il tema è nelle teste egli italiani. Ma non tutti la vedono positiva, anzi ci scuote e preoccupa soprattutto per le sue implicazioni nel lavoro (37%) e nei rapporti di forza uomo-algoritmo (35%). Va anche detto che c’è più ottimismo tra i più giovani e questo fa ben sperare per il futuro.

ChatGPT è però il simbolo di una generazione di IA che promette di assisterci nella creatività e non soltanto nell’automazione di processi ripetitivi. Un nuovo paradigma, che divide l’opinione pubblica: il 51% continua a considerare la creatività un baluardo dell’Uomo, l’altra metà non esclude che le IA generative possano arrivare a competere con l’estro umano. Tra chi ha provato ChatGPT, 1 su 3 ritiene che già oggi la sfera della creatività debba ritenersi contesa.

A tal proposito l’esperienza con Chat GPT è vista dai più con curiosità ed interesse (circa il 70%). Ma 1 su 2 ha sperimentato emozioni negative, tipo scetticismo, delusione, frustrazione, sfiducia, sospetto, preoccupazione.

Come sempre di fronte al cambiamento e alle novità, tendiamo ad essere abbastanza conservatori e perplessi di fronte al nuovo. Ma stavolta, ci scommetterei, è solo questione di tempo e tutti noi cercheremo il lato bello dell’AI. Quello che aiuta la medicina e la telemedicina, quello che fa imparare più in fretta le cose e ci aiuta pure a studiare ed approfondire, quello che aiuta il commercio e il turismo, quello che rimette l’uomo al centro e ci offre un futuro migliore.