AI e parità di genere: combattere i pregiudizi nei testi generati dalle macchine
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I modelli di Intelligenza Artificiale si sono spesso dimostrati poco equilibrati e inclusivi rispetto alle differenze di genere, di etnia e di sviluppo personale e sociale, con il rischio
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I modelli di Intelligenza Artificiale si sono spesso dimostrati poco equilibrati e inclusivi rispetto alle differenze di genere, di etnia e di sviluppo personale e sociale, con il rischio di ingenerare e alimentare pregiudizi e valutazioni scorrette per vaste aree di utenza.
Quale ruolo stanno avendo, e sempre più avranno, i modelli generativi del linguaggio come GPT, Claude o Gemini, nella promozione di un linguaggio rispettoso verso le diversità di genere?
Silvana Badaloni e Antonio Rodà, docenti del corso Saperi di genere ed etica nell’Intelligenza Artificiale presso l’Università di Padova, ne parleranno con due esperti di linguaggio:
Bernardo Magnini – Center for Augmented Intelligence della Fondazione Bruno Kessler – FBK
Stefania Cavagnoli – Professoressa Ordinaria di linguistica applicata e glottodidattica, Vicecoordinatrice centro di ricerca Grammatica e sessismo Università Tor Vergata Roma
Ora
25 ottobre 2024 12:15 - 13:15
Relatori
Ailvia Badaloni, Antonio Rodà, Bernardo Magnini, Stefania Cavagnoli