Avendo ormai consolidato il fatto che l’Intelligenza Artificiale è entrata a far parte della quotidianità, risulta ora più che mai fondamentale regolarne l’utilizzo in maniera da tutelare la privacy delle persone che ne fanno utilizzo.
Secondo Agostino Ghiglia, componente del Garante per la protezione dei dati, ci troviamo di fronte a una vera e propria rivoluzione socio-culturale che non ha a che vedere solo ed esclusivamente con la tecnologia. L’intelligenza artificiale sta, infatti, ridefinendo le nostre vite, il lavoro e le relazioni interpersonali e di conseguenza promuovere l’alfabetizzazione digitale è fondamentale per tutelare i nostri dati online.
Secondo Ghiglia tutti devono poter comprendere cosa c’è dietro la raccolta di dati online, per esempio quando si accettano i famosi cookies per continuare a navigare sui siti web.
Sì allo sviluppo tecnologico, ma nel rispetto dei diritti fondamentali delle persone.
E anche da parte delle aziende ci deve essere l’impegno a garantire trasparenza nella raccolta e nel trattamento dei dati, nonché un maggiore controllo sugli algoritmi che stanno alla base delle intelligenze artificiali.
Altro aspetto fondamentale sottolineato dal Garante Privacy è l’importanza di una comunicazione corretta e trasparente in merito al funzionamento delle piattaforme online, dei chatbot e dei social media. Una comunicazione corretta e responsabile può permettere alle persone di autotutelarsi e, di conseguenza, di adottare comportamenti responsabili nell’uso delle nuove tecnologie.
Oltre che un dovere normativo, la trasparenza rappresenta il punto di partenza per creare e mantenere rapporti di fiducia tra imprese, istituzioni e cittadini.
Fonte: Intelligenza artificiale e privacy: l’intervista, Forbes, 18/03/2025 (link)