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17 Dicembre 2024

Articolo di Luca Giuman

In un mondo sempre più interconnesso e tecnologicamente avanzato, l’inclusività nella progettazione delle tecnologie è diventata una questione cruciale. Questo potenziometro, che agisce su tutti e tre i canali – economico, sociale e tecnologico – garantisce che le tecnologie siano sviluppate in modo equo e senza perpetuare bias o esclusioni. Coinvolgere diverse comunità nella progettazione delle tecnologie aiuta a creare strumenti che rispondano ai bisogni di tutti e non solo di una minoranza privilegiata.

La necessità di un approccio inclusivo
La tecnologia ha il potenziale di trasformare le nostre vite in modi straordinari, ma solo se è progettata con un approccio inclusivo. Troppo spesso, le tecnologie vengono sviluppate senza considerare le esigenze di tutte le comunità, portando a esclusioni e disuguaglianze. Un approccio inclusivo alla progettazione delle tecnologie significa coinvolgere persone di diverse etnie, generi, età, abilità e background socio-economici nel processo di sviluppo. Questo non solo garantisce che le tecnologie siano accessibili a tutti, ma promuove anche l’innovazione, poiché diverse prospettive possono portare a soluzioni più creative e efficaci.

Bias nella tecnologia: un problema persistente
Uno dei principali ostacoli all’inclusività nella progettazione delle tecnologie è il bias. I bias possono essere introdotti in vari modi, ad esempio attraverso i dati utilizzati per addestrare gli algoritmi o attraverso le decisioni prese dai progettisti. Questi bias possono portare a tecnologie che discriminano determinate comunità o che non rispondono adeguatamente alle loro esigenze. Ad esempio, i sistemi di riconoscimento facciale hanno dimostrato di avere tassi di errore più elevati per le persone di colore rispetto a quelle bianche. Per affrontare questo problema, è essenziale adottare pratiche di progettazione etica e inclusiva, che considerino e mitighino i bias fin dalle prime fasi dello sviluppo.

Coinvolgere le comunità nella progettazione
Coinvolgere le comunità nella progettazione delle tecnologie è un passo fondamentale per garantire l’inclusività. Questo può essere fatto attraverso vari metodi, come workshop partecipativi, sondaggi e focus group. L’obiettivo è raccogliere input e feedback da una vasta gamma di utenti potenziali, in modo da comprendere meglio le loro esigenze e preoccupazioni. Inoltre, è importante che le comunità siano rappresentate nei team di progettazione e sviluppo, in modo che possano influenzare direttamente le decisioni e le priorità.

Benefici dell’inclusività nella progettazione
L’inclusività nella progettazione delle tecnologie non è solo una questione di giustizia sociale, ma porta anche a numerosi benefici pratici. Tecnologie più inclusive tendono ad essere più user-friendly e accessibili, il che può aumentare la loro adozione e successo sul mercato. Inoltre, un approccio inclusivo può aiutare a prevenire problemi legali e reputazionali legati alla discriminazione e all’esclusione. Infine, coinvolgere diverse comunità nella progettazione può portare a innovazioni che altrimenti non sarebbero state possibili, poiché diverse prospettive possono stimolare nuove idee e soluzioni.

Esempi di progettazione inclusiva
Ci sono numerosi esempi di progettazione inclusiva che dimostrano i benefici di questo approccio. Ad esempio, Microsoft ha sviluppato il controller Xbox Adaptive, un dispositivo progettato per essere utilizzato da persone con disabilità. Questo controller è stato sviluppato in collaborazione con la comunità dei disabili, raccogliendo feedback e input per garantire che rispondesse alle loro esigenze. Un altro esempio è il progetto di Google per migliorare l’accessibilità dei suoi prodotti, come Google Maps, per le persone con disabilità visive. Questi esempi dimostrano come un approccio inclusivo possa portare a tecnologie più accessibili e utili per tutti.

Conclusione
In conclusione, l’inclusività nella progettazione delle tecnologie è un potenziometro essenziale per garantire che le tecnologie siano sviluppate in modo equo e senza perpetuare bias o esclusioni. Coinvolgere diverse comunità nella progettazione delle tecnologie aiuta a creare strumenti che rispondano ai bisogni di tutti e non solo di una minoranza privilegiata. È tempo di adottare un approccio inclusivo alla progettazione delle tecnologie, per promuovere l’equità, l’innovazione e il benessere collettivo.


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11 Dicembre 2024

E’ in arrivo un nuovo evento sul tema Smart City: Videosorveglianza e Privacy: approccio pratico tra normativa, impatto privacy, AI e cybersecurity, seminario pratico di approfondimento e applicazione in programma martedì 17 dicembre.

Agli sviluppi tecnologici non sfugge la videosorveglianza, che vede crescere algoritmi di intelligenza artificiale sempre più complessi e invasivi della privacy.
La città intelligente è sempre più un sistema cyberfisico dove cresce l’integrazione con sistemi avanzati di videosorveglianza, come quelli basati sulla videoanalisi, principalmente per finalità di sicurezza urbana, ma anche di monitoraggio del traffico veicolare e persino sorveglianza rifiuti.
ll convegno, dal taglio narrativo dinamico e stimolante, si propone di far acquisire ai partecipanti un inquadramento che spazia tra disciplina di protezione dei dati, DPIA, innovazione tecnologica, complessità normative, applicative. Tutti elementi indispensabili per una moderna progettazione integrata che valorizzi l’impiego delle migliori tecnologie al servizio della smart city.

Scopri il programma dell’evento