ll Museo di Storia dell’Informatica del Dipartimento di Informatica dell’Università di Verona partecipa a DIGITALmeet 2019 con un doppio appuntamento. Il primo consiste nell’apertura alle visite guidate con laboratorio didattico nel pomeriggo del giorno 24 ottobre dalle ore 15.00 alle ore 17.30. Il secondo, in un contest sul tema “tecnologia e sostenibilità ambientale, sociale ed economica”, riservato alle scuole con studenti in PCTO presso il Museo: tra queste hanno accolto l’invito l’Istituto Lavinia Mondin ed il Liceo Galileo Galilei, entrambi partner del DIGITALmeet. La gara, che avverà le mattine del 25 e 26 ottobre, sarà gentilmente ospitata nell’Aula Magna dell’Istituto Mondin, particolarmente sensibile alle tematiche ambientali. In particolare, la mattina del 25, oltre al lancio della gara, vi sarà l’intervento di alcuni docenti sul tema della stessa al fine di aggiornare e sensibilizzare i ragazzi partecipanti, e l’esposizione di alcune rarità del Museo; la mattina del 26, i gruppi di studenti presenteranno i loro progetti, che saranno valutati da due giurie: una “di qualità” costituita dai rappresentanti dei soggetti promotori, e l’altra “popolare” i cui membri saranno gli stessi studenti. E’ previsto un premio al gruppo vincitore.
Contattare il Dott. Marco Cristanini, curatore del Museo, all’indirizzo email marco.cristanini@univr.
Il Museo nasce nel 2008 su iniziativa del Preside della Facoltà di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali Prof. Roberto Giacobazzi e del Prof. Vincenzo Manca, Presidente del C.B.M.C. (Center for BioMedical computing), dopo un incontro che entrambi ebbero col Prof. Alfio Andronico (Università di Siena) e con il Prof. Corrado Bonfanti (Comitato Direttivo A.I.C.A). Tale nascita si concretizzò in seguito con l’acquisto da parte del Dipartimento, diretto dal Prof. Carlo Combi, di teche museali da esposizione. Le attività del Museo, curate con passione dal 2011 dal dott. Marco Cristanini, hanno i seguenti obiettivi: preservare artefatti storici tra cui macchine, poster, locandine, libri, riviste e giornali; catalogare in un database; ripristinare computer sia esteticamente che funzionalmente; allestire le teche mostrando per ogni oggetto una breve scheda descrittiva riportante dati tecnici, cronologici e curiosità; ricostruire la storia dell’Informatica a Verona e non solo; divulgare ampiamente la scienza tramite visite guidate variabili nella durata e nei contenuti, eventi e laboratori didattici per tutte le età rivolti anche a chi è diversamente abile prevedendo la possibilità di toccare alcuni oggetti nell’ottica della tattilità; offrire PCTO per studenti della scuola secondaria di primo e secondo grado. Il Dipartimento di Informatica include nel 2015 il Museo nel “Public Engagement”, ossia nelle attività senza scopo di lucro a valore educativo, culturale e di sviluppo sociale, mentre nel 2016 ne costituisce il Comitato Scientifico composto dai docenti Prof. Paolo Fiorini, Prof. Vincenzo Manca e Prof. Tiziano Villa. Attulamente più di 150 oggetti sono strategicamente distribuiti per l’esposizione su 3 piani in 37 teche illuminate a luce led.
Dott. Marco Cristanini, curatore del Museo