DIGITALmeet 2025: anteprima all’Università di Padova

3 Ottobre 2025
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Oltre 200 tra volontari, speaker e ambassador per un Festival diffuso unico: tutta l’Italia coinvolta – dal 20 fino al 25 ottobre – attraverso eventi che racconteranno quanto il valore del capitale umano sia l’elemento strategico per una integrazione e crescita del Paese attraverso le nuove tecnologie. Negli ultimi anni si è rilevata una accelerazione ma che non è ancora sufficiente a portarci nella top ten dei paesi a forte propulsione digitale. Quali sono quindi le grandi sfide del Digitale che ci aspettano? Cosa possiamo fare? DIGITALmeet prova a raccontare proprio questo. E lo fa partendo dal Veneto, dall’Università di Padova. Qui nasce la ricerca, nascono le idee e le opportunità: verso una nuova Silicon Valley del Nordest?

“DIGITALmeet porta ancora una volta il digitale sul grande palcoscenico dell’innovazione. L’Italia, soprattutto in questi ultimi anni, ha fatto un grande sforzo, ad esempio sulla rete in fibra ma anche sul fronte della digitalizzazione dei servizi pubblici e della copertura 5G, e si posiziona – spiega Gianni Potti, Presidente di Fondazione Comunica e founder di DIGITALmeet – tra il 18esimo e il 22esimo posto dell’Indice DESI/Digital Decade 2025: quando nacque DIGITALmeet eravamo 27esimi e, come si vede, l’alfabetizzazione digitale è ancora lunga da realizzarsi nel nostro Paese. Oggi su alfabetizzazione digitale viaggiamo al 25esimo posto in Europa o giù di li: inaccettabile. Stiamo da una parte avanziamo dall’altra arretriamo”.

“L’alfabetizzazione digitale – dice la Magnifica Rettrice dell’Università di Padova, Daniela Mapelli – è oggi una delle sfide più urgenti per il Paese, ma anche una grande opportunità. L’Università di Padova crede nel valore della conoscenza come strumento di libertà e responsabilità: formare persone in grado di comprendere e governare le tecnologie significa rafforzare la democrazia e la coesione sociale. Per questo il digitale non può essere solo un insieme di strumenti, ma una cultura che unisce competenze, etica e visione. Investire nel capitale umano significa costruire una società capace di affrontare il cambiamento e di guidarlo, non di subirlo”.

“Le competenze sul digitale – sottolinea Alessandro Sperduti, del Dipartimento di
Matematica “Tullio Levi-Civita’’ dell’Università di Padova, Direttore del Centro Augmented Intelligence Fondazione Bruno Kessler –
sono fondamentali per il futuro delle persone e del Paese. Dobbiamo lavorare per ridurre il divario rispetto alle altre nazioni europee, in modo da permetterci di essere protagonisti anche nell’ambito delle tecnologie dell’Intelligenza Artificiale. Le tecnologie dell’Intelligenza Artificiale, infatti, stanno sempre più permeando gli ambiti sociali e produttivi delle nazioni avanzate, con un valore di mercato stimato dalle Nazioni Unite di 4,8 trilioni di dollari per il 2033.  L’Università di Padova non si sottrae a questa sfida ed è pronta a fornire una solida preparazione su questi temi alle nuove generazioni”.

Il messaggio che DIGITALmeet vuole diffondere è più che mai attuale: “serve che chi oggi ha a cuore l’innovazione faccia una scelta: mettere a disposizione le proprie competenze per non perdere il treno del futuro. Il capitale umano è quel pilastro necessario che consente quella integrazione indispensabile con le nuove tecnologie. L’AI, ad esempio, non è uno strumento da temere o rifuggire, piuttosto è una opportunità unica da saper governare” chiude Potti.

LA RICERCA
Da segnalare che a Roma, il 10 ottobre prossimo, presso il Senato della Repubblica, sarà presentata una ricerca che traccerà i contorni del mercato del lavoro in uno specifico segmento del sistema digitale italiano. I dettagli verranno annunciati nei prossimi giorni.